Oggi pomeriggio a Cutro è in programma la riunione del Consiglio dei ministri dopo il naufragio del barcone di migranti del 26 febbraio che ha provocato 72 morti accertate.


 

Scritte contro il ministro dell'Interno Piantedosi e il governo sono comparse lungo la strada che collega la statale 106 al paese.


 

Una bozza del decreto sui flussi di migrant prevede che diventi triennale (2023-2025) con quote preferenziali per i Paesi che, 'anche in collaborazione con lo Stato italiano, promuovono per i propri cittadini campagne mediatiche sui rischi per l'incolumità' con i traffici migratori irregolari.

 

Il film della giornata


 

13.53 - Dopo i sette feretri partiti da Cutro e arrivati questa mattina alle 10.50 al cimitero di Borgo Panigale a Bologna, alle 13 circa sono arrivati anche 5 familiari delle vittime del naufragio, che hanno viaggiato separatamente.

 

13.18 - La prefettura di Crotone fa sapere di aver "assicurato assistenza ai superstiti e alle famiglie delle vittime dal giorno del naufragio".



La Prefettura inoltre "ha assicurato il supporto necessario alle amministrazioni locali ai fini della inumazione delle salme o del loro trasferimento presso altre località del Paese o all'estero, dopo la necessaria e complessa attività svolta dal comune di Cutro per la redazione dei certificati di morte e dei passaporti mortuari.


 

Per le spese relative alle onoranze funebri e di immediata assistenza, è stata assicurata copertura con fondi del ministero dell'Interno".

 

12.56 - È presidiato sin dalle prime ore il centro di Cutro, dove nel pomeriggio su terrà il Consiglio dei ministri sull'immigrazione dopo il naufragio del barcone dei migranti del 26 febbraio.

 

Le strade nelle vicinanze del Comune - dove si svolgerà il Consiglio - sono già chiuse e le piazze nelle adiacenze del municipio presidiate dalle forze dell'ordine.

 

12.52 - La Cgil aderisce all'appello "Fermare la strage subito!" e insieme a numerose associazioni organizza la manifestazione che si terrà sabato 11 marzo, alle ore 14.30, a Cutro.


 

12.30 - Sono già state coperte le scritte sul ministro dell'interno Matteo Piantedosi apparse stamani a Cutro dove nel pomeriggio si terrà il Consiglio dei ministri. Le frasi sono state coperte da altre scritte che rendono illeggibili quelle originali.

 

12.27 - Sono state trasferite a Bologna sette salme dei migranti morti nel naufragio del 26 febbraio a Steccato di Cutro, in provincia di Crotone. Le bare - una di queste è piccola e bianca - sono state posizionate all'interno della sala del commiato "Guido Stanzani" del cimitero di Borgo Panigale.


 

10.37 - Il decreto flussi diventa triennale (2023-2025) e quote preferenziali saranno assegnate ai lavoratori di Paesi che, "anche in collaborazione con lo Stato italiano, promuovono per i propri cittadini campagne mediatiche sui rischi per l'incolumità personale derivanti dall'inserimento in traffici migratori irregolari ". È quanto si legge in una bozza del decreto legge all'esame del Consiglio dei ministri di oggi a Cutro.

 

10.16 - "No, non mi hanno invitato. E' strano, perché Crotone ha fatto la parte principale in questa tragedia. Uno sgarbo istituzionale, mettiamola in questo modo".

 

Lo ha detto il sindaco di Crotone Vincenzo Voce ad Agorà su Rai Tre con riferimento al fatto che non è stato invitato al Consiglio dei ministri a Cutro, previsto per oggi, neanche per un saluto istituzionale.

 

09.36 - Sono quattro le salme di migranti morti nel naufragio del 26 febbraio a Steccato di Cutro partite nella notta da Crotone alla volta del cimitero islamico di Bologna.

 

In base all'accordo raggiunto ieri dalla Prefettura con i familiari dei migranti, dovrebbero partirne altre 21, ma nelle ultime ore sono nate delle incertezze sul numero effettivo delle bare che saranno trasferite.

 

09.12 - Una scritta contro il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi è stata fatta su una parete lungo la strada che collega la statale 106 a Cutro dove oggi pomeriggio è in programma la riunione del Consiglio dei ministri dopo il naufragio del barcone di migranti del 26 febbraio che ha provocato 72 morti accertate. "Cutro non difende Piantedosi" è la frase scritta, probabilmente all'alba, da ignoti lungo la strada.