Nell’ambito dei servizi di prevenzione e tutela dei cittadini, i Carabinieri della Sezione Radiomobile del Reparto Territoriale di Corigliano Rossano, con il supporto dei colleghi della Stazione di Corigliano Calabro Scalo e sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Castrovillari diretta dal procuratore capo Alessandro D’Alessio, hanno arrestato in flagranza di reato un 56enne del luogo, gravemente indiziato di aver posto in essere atti persecutori nei confronti di una giovane donna di Corigliano Rossano. La notizia viene diffusa nel pieno rispetto della presunzione di innocenza dell’indagato, la cui responsabilità penale potrà essere accertata solo con sentenza definitiva.

Dalla conoscenza lavorativa all’ossessione persecutoria


Secondo quanto emerso dalle indagini, l’uomo avrebbe trasformato un normale rapporto di lavoro in una forma di ossessione verso la ragazza, rendendole la vita impossibile. Dopo la fine della collaborazione professionale, la giovane sarebbe stata oggetto di messaggi insistenti, pedinamenti e minacce tali da costringerla a cambiare abitudini e a rivolgersi alle autorità. I comportamenti molesti si sarebbero intensificati fino a diventare veri e propri appostamenti, spesso sotto l’abitazione della vittima, generando un clima di paura e tensione crescente.

L’intervento dei Carabinieri e l’arresto in flagranza


Negli ultimi giorni, la situazione è degenerata ulteriormente: l’uomo avrebbe continuato con soste prolungate e passaggi ripetuti sotto casa della ragazza, nonostante le precedenti segnalazioni. Ritenendo sussistenti gli estremi del reato previsto dall’articolo 612 bis del codice penale, i Carabinieri lo hanno fermato proprio nei pressi dell’abitazione della persona offesa e tratto in arresto in flagranza. Dopo le formalità di rito, il 56enne è stato condotto nel carcere di Castrovillari, a disposizione dell’autorità giudiziaria.