Mimmo Lucano visita a sorpresa la casa di reclusione di Rossano per incontrare Ahmad Salem
L’eurodeputato AVS rassicura sulle condizioni del giovane palestinese mentre il Coordinamento Corigliano-Rossano rilancia la mobilitazione per chiederne la scarcerazione
Questa mattina l’eurodeputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Mimmo Lucano, ha compiuto una visita non annunciata nella Casa di Reclusione di Rossano, un gesto dal forte significato politico e umano. L’ex sindaco di Riace ha scelto di entrare nel penitenziario per incontrare Ahmad Salem, il giovane palestinese detenuto con l’accusa di terrorismo. L’iniziativa nasce dal desiderio di verificare direttamente le condizioni in cui il ragazzo vive la sua detenzione, in un momento in cui il dibattito sui suoi diritti fondamentali si fa sempre più acceso.
L’impegno degli attivisti e il sostegno alla causa di Ahmad
La visita è stata resa possibile grazie alla collaborazione del Coordinamento Corigliano-Rossano per la Palestina e dell’attivista Vincenzo Fullone, entrambi da tempo impegnati nel seguire il percorso giudiziario e umano di Salem. Attraverso l’accesso garantito dalle prerogative del suo ruolo di parlamentare europeo, Lucano ha potuto confrontarsi in prima persona con il giovane detenuto, riscontrando un buono stato di salute e un rinnovato spirito di fiducia. All’uscita, l’eurodeputato ha raccontato come l’incontro abbia dato conforto ad Ahmad, restituendogli un senso di vicinanza e sostegno che, come sottolineato dagli attivisti, rappresenta oggi un elemento fondamentale per non lasciarlo solo.
Appello alla mobilitazione e richiesta di scarcerazione
Il Coordinamento ha ribadito la propria posizione, denunciando quella che definisce una criminalizzazione delle forme di solidarietà verso il popolo palestinese e collegando la vicenda di Salem ai provvedimenti restrittivi adottati dal Governo italiano negli ultimi anni. Per questo è stata annunciata una nuova mobilitazione per il 13 dicembre davanti al carcere di Rossano, con l’obiettivo di mantenere alta l’attenzione pubblica e chiedere la liberazione immediata del giovane palestinese. Il gruppo invita inoltre cittadini e sostenitori a scrivere ad Ahmad, affinché possa ricevere un segno concreto di vicinanza durante il periodo di detenzione, all’indirizzo della Casa di reclusione di Rossano.