Nuovo botta e risposta sulla sanità calabrese. Il vicepresidente del Consiglio della Regione Calabria, Pierluigi Caputo, candidato nella lista Occhiuto Presidente, ha replicato duramente alla deputata del Movimento 5 Stelle Vittoria Baldino. In una nota, Caputo parla di “ripassino di storia per la deputata calabro-romana, in evidente stato confusionale”, accusandola di incoerenza politica per “avere nelle liste a sostegno del suo candidato i ras della sanità privata calabrese, pur continuando a demonizzare il settore privato”.

La critica ai dati dei 5 Stelle

Caputo contesta le affermazioni di Baldino, bollando i numeri da lei citati come “copiati da sitarelli locali, privi di fonte e mai verificati”. Secondo l’esponente del centrodestra, i 5 Stelle avrebbero l’abitudine di “sparare dati a caso, tanto per fare effetto”. Un attacco diretto, accompagnato da un retroscena politico: “Quando è stato ufficializzato il nome di Tridico come candidato presidente, i compagni calabresi della Baldino hanno tirato un sospiro di sollievo”.

“Otto anni di commissariamenti decisi da Roma”

Caputo ha poi ripercorso la storia dei commissariamenti della sanità calabrese, ricordando che “dal 2014 al 2021 la guida del settore è stata nelle mani di commissari nominati dai governi nazionali, quasi sempre a trazione Pd o M5S”. Da Luciano Pezzi e Massimo Scura, nominati durante il governo Renzi, a Saverio Cotticelli con il governo Conte I, fino a Giuseppe Zuccatelli e Guido Longo durante il Conte II, per arrivare all’attuale presidente Roberto Occhiuto, nominato solo nel 2021 dal governo Draghi. “I fatti parlano chiaro – ha concluso Caputo – per otto anni su dodici il commissariamento è stato gestito da centrosinistra e M5S. Chi oggi accusa dovrebbe prima guardare alle proprie responsabilità nella lunga stagione di fallimenti che ha distrutto la sanità calabrese”.