Abbigliamento sportivo contraffatto venduto online, maxi sequestro della Guardia di Finanza a Catanzaro
Scoperto un negozio virtuale che commercializzava maglie e completi di squadre di calcio con marchi falsi e nomi di campioni
Nei giorni scorsi i finanzieri del Gruppo di Catanzaro, nell’ambito di mirati servizi a tutela dei diritti d’autore, hanno sequestrato numerosi capi di abbigliamento sportivo contraffatti. L’attività si inserisce nel più ampio impegno della Guardia di Finanza nel contrasto alla diffusione di prodotti falsi, fenomeno che danneggia l’economia legale e i consumatori.
Il monitoraggio del web e dei social network
L’indagine ha preso avvio da un’attenta attività di monitoraggio del web e dei social network, che ha consentito ai militari di individuare e segnalare alla Procura della Repubblica di Catanzaro un soggetto residente nel capoluogo calabrese. Secondo quanto accertato, l’uomo gestiva un vero e proprio negozio online attraverso il quale commercializzava capi di abbigliamento sportivo, in particolare magliette e completi di note squadre di calcio italiane ed estere.
I controlli e il sequestro della merce
I successivi controlli, svolti sotto il coordinamento della Procura, hanno permesso di rinvenire nella disponibilità del commerciante numerosi articoli destinati alla vendita, contraddistinti da marchi noti oggetto di contraffazione come Adidas, Nike e Puma. I capi riproducevano maglie di squadre di calcio in violazione non solo dei diritti di proprietà industriale, ma anche dei diritti dei club iscritti alla Lega Serie A.
Termoadesivi e nomi dei campioni
Nel corso dell’operazione sono stati inoltre sequestrati 294 termoadesivi, costituiti da numeri e soprattutto dai cognomi di noti campioni del calcio nazionale, destinati a personalizzare le maglie contraffatte e a renderle ancora più appetibili sul mercato illecito.
Indagini ancora in corso
Tutta la merce rinvenuta, ritenuta contraffatta, è stata posta sotto sequestro. Il procedimento penale è attualmente nella fase delle indagini preliminari e servirà ora a chiarire nel dettaglio le responsabilità del soggetto coinvolto e l’eventuale estensione del giro di vendita illegale scoperto dai finanzieri.