Andare in autunno per feste e sagre alla scoperta delle oltre 60 diverse varietà di miele italiano, un'occasione anche per assaggiare tutti i prodotti dell'alveare e scoprire piccoli borghi e territori, tutti ricchi di arte, cultura, natura e tradizioni, durante un fine settimana o una gita fuori porta.

 

In Italia c'è solo l'imbarazzo della scelta, essendo l'unico paese al mondo dove si passa dal mieli di montagna, come quello di rododendro, a quello di girasole, tipico del Centro Italia, per arrivare fino al Sud con i mieli di arancio, zagara e di eucalipto, tipici della Sicilia e poi ancora con il pregiato miele di corbezzolo, tipico della Sardegna.

 

Il miele diventa quindi un mezzo per scoprire l'Italia da un punto di vista del rispetto dell'ambiente, e in questo caso delle api, il cui ruolo di impollinatore è fondamentale per le colture alimentari.
Ed è con questo obiettivo che arriva il calendario degli appuntamenti stilato da Le Città del Miele, la rete dei territori che danno origine e identità ai mieli italiani.

 

Un impegno che in 20 anni ha consentito a più di 5 milioni e mezzo di consumatori di conoscere, degustare e scoprire la qualità e la diversità dei numerosi e diversi mieli italiani. Si tratta di un vero e proprio cammino che dalla fine di settembre fino alla metà di dicembre accompagna i visitatori partendo dalla Sicilia, per toccare il Piemonte, il Veneto, il Friuli Venezia Giulioa, passando dall'Abruzzo e dalle Marche e dall'UImbria.