La matematica condanna il Cosenza alla retrocessione in Lega Pro
Sette anni in Serie B fra pochi alti e molti bassi. Ora il fatale verdetto. I tifosi, da tempo, non vogliono più Guarascio

La retrocessione del Cosenza era nell’aria da settimane, ma è diventata realtà oggi, dopo la sconfitta contro il Südtirol. Con 27 punti in classifica, i rossoblù non hanno più possibilità di raggiungere la zona playout, decretando così la discesa in Serie C.
Dal Sudtirol al Sudtirol
Sette anni fa la squadra rossoblù vinse lo spareggio con il Sudtirol e salì in serie B. Oggi, perdendo proprio a Bolzano, la sconfitta per 2 a 1 è stata fatale alla squadra allenata nuovamente da Alvini che venne mandato via nelle settimane scorse per poi essere richiamato.
I tifosi mettono nel mirino il duo Guarascio-Scalise
L'annata non era iniziata bene con i 4 punti di penalizzazione per per inadempienze fiscali (tutti i ricorsi proposti dalla società sono stati respinti). Ma il feeling con Eugenio Guarascio, proprietario lametino della squadra, e l'amministratrice unica Rita Scalise si è drasticamente interrotto. E già non era buono da anni.
La piazza chiede un cambio di proprietà per il Cosenza Calcio, c'è addirittura chi vorrebbe ripartire dalle serie minori pur di liberarsi dal duo Guarascio-Scalise. Il Gruppo Citrigno aveva fatto un'offerta per l'acquisto della squadra ma non ha mai ricevuto risposta.
E ora? Che accadrà in Lega Pro?
Guarascio non ha fatto trasparire una eventuale intenzione di vendere in caso di retrocessione ma la piazza non ha più voglia di sostenere un Cosenza guidato dal proprietario di Ecologia Oggi.
Il sindaco Caruso chiede a Guarascio di vendere
"L'amaro epilogo del campionato del Cosenza calcio che ne sancisce la matematica retrocessione in serie C non è, purtroppo, una sorpresa, ma ci amareggia enormemente. Da sindaco e da tifoso dico che è un verdetto difficile da metabolizzare, perché decreta la perdita di un patrimonio inestimabile - la serie B - non solo per la città di Cosenza, ma per tutta la tifoseria cosentina, anche quella, numerosa, di tutta la provincia, che non meritavano di provare questa delusione". Lo afferma il sindaco Franz Caruso nel commentare la retrocessione del Cosenza calcio in serie C.
"Evito – prosegue il primo cittadino - non avrebbe d'altronde senso in questo momento, di tornare sulle questioni che hanno riguardato la società. Il mio punto di vista l'ho esternato a suo tempo in una apposita conferenza stampa, quando ancora c'erano i margini per pensare ad una cessione della società ad altro o ad altri offerenti. L'unica consolazione che si può provare, in questo difficile momento, è la certezza che noi cosentini siamo una delle tifoserie più calorose e passionali e che da questa specificità troveremo forza e nuova linfa per affrontare a testa alta questa brutta battuta d'arresto. Il Cosenza calcio, nella sua storia ultracentenaria, si è sempre rialzato dopo gli inevitabili periodi bui. Sono oltremodo convinto che accadrà anche stavolta e che da subito bisognerà mettersi al lavoro tutti insieme per dare al futuro del Cosenza calcio una svolta decisiva".
"Come sindaco della città e come tifoso rossoblù – conclude Franz Caruso - ho esperito ogni tentativo per incentivare un cambio di rotta volto a far nascere una nuova gestione societaria. Adesso ciò che più conta è fare in modo che il Cosenza vada nelle migliori mani possibili".