Dipignano, tra artigianato e panorama: il borgo dell’alta Valle del Crati
Un piccolo comune calabrese che unisce storia antica, tradizione del rame e un paesaggio che invita alla scoperta
				Il comune di Dipignano si trova in provincia di Cosenza, situato su un declivio lungo l’alta Valle del torrente Iassa e affacciato sulla Pianura del Crati. Il suo territorio, che si estende su circa 23 chilometri quadrati, conta pochi abitanti e comprende diverse frazioni. Il borgo è arroccato su un’altitudine che sfiora i 720 metri sul livello del mare, elemento che gli conferisce un vantaggio paesaggistico e naturale rispetto alle aree più basse della regione.
Artigianato del rame e comunità operaia
Una delle caratteristiche più distintive di Dipignano è la sua lunga tradizione artigiana nella lavorazione del rame. I “mastri ramei” del borgo fin dal XIV secolo erano conosciuti nella penisola per la loro maestria nell’arte del metallo. Ancora oggi, passeggiando tra le vie del centro storico, si può captare il ritmo del martello che modella l’argento rosso, testimonianza di un’identità operaia e artigianale che ha resistito al tempo e al cambiamento.
Patrimonio storico-architettonico e spirituale
Il centro storico conserva edifici nobiliari, chiese di diverse epoche e scorci che raccontano la vita del borgo. Tra le testimonianze più rilevanti si trova la chiesa dedicata alla Madonna delle Grazie, annessa all’antico convento francescano, e un santuario dedicato alla Madonna della Catena che richiama devozioni profonde e radicate. L’insieme di arte sacra, vicoli in pietra e vedute sulla valle conferisce a Dipignano un fascino discreto ma autentico.
Paesaggio, posizione e prospettive future
Il borgo gode di una posizione privilegiata tra collina e pianura: le sue alture guardano verso la distesa agricola del Crati e offrono condizioni ideali per chi sceglie un contatto più diretto con la natura. Tuttavia, come molti comuni dell’entroterra calabrese, Dipignano deve confrontarsi con la stagnazione demografica, la fuga dei giovani e la mancanza di infrastrutture. Le potenzialità esistono: agricoltura eroica, artigianato, turismo lento e valorizzazione del centro storico sono vie percorribili per un rilancio sostenibile.