A Paola, la legge è uguale per tutti. Anzi, forse è un po’ più uguale per il sindaco Giovanni Politano, che si è visto recapitare una multa per sosta vietata proprio dai vigili urbani della sua città. A raccontare l’episodio è stato lo stesso primo cittadino, con un post sui social che ha mescolato autocritica e una buona dose di ironia.

«Sono appena tornato in Piazza IV Novembre dopo aver partecipato alla celebrazione della Santa Messa, in Santuario, in occasione del Giubileo dei Giornalisti e del mondo delle comunicazioni», scrive il sindaco. Fino a qui tutto regolare. Ma ecco il colpo di scena: sul parabrezza della sua auto troneggiava una multa fresca fresca.

Multato con stile

Politano, con uno spirito degno di un cabarettista, ha spiegato che la contravvenzione era “meritatissima”. «Le nuove assunte hanno preso alla lettera le nostre raccomandazioni: ordine e poca tolleranza. Siamo sulla strada giusta», ha commentato, quasi vantandosi dell’efficienza delle vigilesse appena entrate in servizio.

Insomma, il sindaco, oltre a dover pagare la sanzione, ha incassato anche una bella lezione di coerenza. Le sue direttive sul rispetto delle regole e sulla tolleranza zero hanno trovato un’applicazione talmente rigorosa da non fare sconti nemmeno a lui.

Una multa per la democrazia

In un’epoca in cui spesso si accusa chi sta al potere di “non pagare mai”, l’episodio di Paola fa sorridere ma, in fondo, rassicura. Qui non c’è spazio per favoritismi: il sindaco parcheggia male e i vigili fanno il loro lavoro. Fine della storia.

Resta solo una domanda: quanto tempo ci vorrà prima che qualche paolano dica “Beh, se non perdonano nemmeno il sindaco, figuriamoci noi”? Ai posteri (e ai social) l’ardua sentenza. Nel frattempo, Giovanni Politano paga e ringrazia. Un esempio di ironia al volante, ma non in sosta vietata.