L'agricoltura come strumento di inclusione, di riscatto sociale e di speranza per chi arriva da lontano in cerca di un futuro migliore. È questo il significato più profondo del progetto portato avanti da Stefania Mazzotta, imprenditrice agricola di Francavilla Angitola, che grazie al premio "Amiche della Terra – Storie di donne che nutrono il mondo" di Donne Coldiretti ha potuto ampliare la propria fattoria sociale con l'acquisto di un nuovo terreno.

La fattoria di Stefania

La fattoria di Stefania è da anni un modello di agricoltura sociale fortemente inclusiva, che accoglie giovani migranti extracomunitari e persone in condizione di disagio, offrendo loro un'opportunità concreta di integrazione attraverso il lavoro agricolo, la formazione e la condivisione di valori legati alla terra e alla comunità. Con il nuovo investimento, l'azienda potrà accogliere ancora più persone, creando un luogo in cui chi arriva da realtà difficili può sentirsi accolto, imparare un mestiere e contribuire al benessere collettivo. Un modello che mette al centro la dignità della persona, a prescindere dalla provenienza, e che dimostra come l'agricoltura possa diventare un ponte tra culture diverse e una via di sviluppo sociale oltre che economico. "L'esperienza di Stefania – afferma Coldiretti Calabria – dimostra che l'agricoltura può essere inclusiva e solidale, trasformandosi in uno strumento di integrazione e riscatto sociale. La sua fattoria rappresenta un esempio concreto di come la terra possa unire, abbattendo le barriere e creando comunità". Anche il Presidente di Coldiretti Calabria, Franco Aceto, sottolinea il valore sociale del progetto: "Stefania dimostra ogni giorno che l'agricoltura non ha confini e può offrire risposte concrete ai bisogni delle persone più fragili. Siamo orgogliosi di sostenere iniziative come la sua, che rendono l'agricoltura calabrese un modello di solidarietà e sviluppo inclusivo, capace di accogliere e integrare anche chi arriva da lontano."