Santuario di Santa Maria dell'Isola a Tropea
Santuario di Santa Maria dell'Isola a Tropea

C’era una volta un turista atterrato a Reggio Calabria (ma pure Crotone e Lamezia…)

C'era una volta, in un aeroporto lontano lontano (ma nemmeno troppo), un povero turista appena atterrato. Era carico di aspettative, entusiasmo e un trolley comprato apposta per le ferie. Sognava la famosa Tropea, la tanto celebrata "Perla della Calabria", celebre per il mare blu, la cipolla rossa dolcissima e le foto Instagram da milioni di like. Peccato che nessuno gli avesse detto che la vera avventura sarebbe stata raggiungerla. Che tu arrivi a Reggio Calabria, Crotone o addirittura Lamezia Terme, ti troverai subito davanti al dilemma del secolo: "E adesso, come ci arrivo a Tropea?"

Da Reggio Calabria a Tropea – Il viaggio infinito

Atterrando a Reggio Calabria, il nostro turista si renderà immediatamente conto che l'aeroporto "dello Stretto" è più "stretto" di collegamenti che di geografia. Navette? Bus diretti? Niente di tutto questo! La soluzione più semplice sarebbe l'elicottero, ma ovviamente non tutti si chiamano Cristiano Ronaldo.

In alternativa, potrebbe affidarsi al treno, ma attenzione: un viaggio che potrebbe durare meno di due ore rischia di diventare una Odissea di scali, fermate impreviste e coincidenze sfuggenti come unicorni. E così, armato di santa pazienza e numeri utili di autonoleggi, il nostro protagonista potrebbe optare per la cara vecchia automobile, che forse non sarà economica, ma almeno lo porta a destinazione (si spera!).

Da Crotone a Tropea – Una missione per eroi

Se già arrivare da Reggio non è una passeggiata, pensate al poveretto che atterra a Crotone. Si tratta quasi di un film fantasy: il nostro turista si ritrova improvvisamente nel ruolo di Frodo che deve portare l'anello a Mordor, tra strade statali deserte, cartelli ingannevoli e l'assenza totale di mezzi pubblici degni di questo nome.

Tropea 

"Un bus diretto?" si chiede ingenuamente il turista appena sbarcato a Crotone. L'unica risposta ricevuta sarà uno sguardo sbigottito dei locali, che forse non sono nemmeno certi dell’esistenza di una simile linea. L'unica certezza rimane sempre l'auto a noleggio, da prenotare con largo anticipo, quasi fosse una reliquia preziosa.

Lamezia-Tropea, eppure anche qui...

Diciamocelo chiaramente, atterrare a Lamezia è già una vittoria. Sei vicinissimo a Tropea, almeno così dicono. Ma anche qui, la fantasia prevale sulla realtà: servizi shuttle diretti praticamente assenti, se non con orari improbabili e frequenze degne di un appuntamento dal dentista. Risultato: valigia in mano, taxi a prezzi esorbitanti o auto a noleggio obbligatoria.

Ma le navette? Mistero calabrese

Eppure ogni anno migliaia di turisti, italiani e stranieri, compresi gli stessi calabresi, si avventurano verso Tropea come fosse il Santo Graal. Possibile che nessuno abbia pensato ad una soluzione semplicissima come una navetta dedicata che colleghi direttamente i principali aeroporti alla località turistica più famosa della regione?

Mistero calabrese, al pari di quello dei Bronzi di Riace. E così, ancora una volta, l'unica opzione resta l'autonomia privata: auto noleggiate, car sharing improvvisati, taxi o passaggi occasionali e avventurosi.

Morale della favola (tragicomica)

Alla fine, il turista, stremato, arriverà finalmente a Tropea. Forse con un po' meno soldi in tasca e più stanco di quanto immaginato. Troverà una cittadina bellissima, un mare davvero (pare) pulito, cipolle squisite e panorami mozzafiato. Ma mentre sarà lì, sulla spiaggia, guardando l’orizzonte, penserà inevitabilmente: "Ma davvero non c'era un modo più facile per arrivare fin qui?" E noi risponderemo con un sorriso:

"Benvenuto in Calabria, terra di meraviglie… irraggiungibili!"