Separazione delle carriere, Gentile: “Una svolta storica per la giustizia italiana”
Il deputato di Forza Italia esalta l’approvazione della riforma costituzionale: più equità, trasparenza e fiducia nelle istituzioni

L’approvazione in terza lettura alla Camera del disegno di legge costituzionale sulla separazione delle carriere tra magistratura requirente e giudicante viene salutata come un passaggio fondamentale per la giustizia italiana. A sottolinearne il valore è il deputato di Forza Italia Andrea Gentile, che parla di “una svolta storica e un passo epocale e decisivo per la democrazia del nostro Paese”.
Maggiore equità e fiducia
Secondo Gentile, la riforma non è un provvedimento di natura ideologica ma un atto di chiarezza istituzionale, destinato a rafforzare la qualità della democrazia e la fiducia dei cittadini. “Separare chi accusa da chi giudica significa restituire al giudice il suo ruolo naturale di arbitro imparziale, rafforzare la presunzione di innocenza e garantire processi più giusti”, ha dichiarato. L’obiettivo è rendere la giustizia “più comprensibile, equa e credibile”, in un contesto di maggiore trasparenza e rispetto verso chi opera quotidianamente nei tribunali.
Una riforma di civiltà giuridica
Gentile ha ricordato come questa riforma fosse da tempo attesa e fortemente voluta dal Presidente Silvio Berlusconi, trovando oggi realizzazione grazie all’impegno del leader Antonio Tajani, del ministro Carlo Nordio, del vice ministro Francesco Paolo Sisto e del governo guidato da Giorgia Meloni. “È un sogno che diventa realtà – ha concluso – una riforma di civiltà giuridica che assicura più sicurezza, legalità e crescita per l’Italia: più giustizia, più equilibrio, più libertà”.