Una notte di terrore si è conclusa con un lieto fine. Sofia, la neonata rapita ieri sera dalla clinica Sacro Cuore di Cosenza, è stata ritrovata sana e salva grazie all'intervento tempestivo delle forze dell’ordine. Il padre, Federico Cavoto, visibilmente stanco ma sorridente, ha raccontato le emozioni vissute nelle ultime ore. “È stato bellissimo riabbracciare mia figlia. Sono contento. La bimba sta bene. Come sta mia moglie? Diciamo bene”. Con queste parole ha descritto il sollievo provato dopo ore di angoscia.

Il ritorno a casa e la gioia di una famiglia riunita

Questa mattina, Federico Cavoto si è recato personalmente all’ospedale per riprendere in braccio la sua bambina. Subito dopo, è tornato alla clinica Sacro Cuore per stare accanto alla moglie, ancora scossa dall’accaduto. La coppia, che ha anche un figlio maggiore di 6 anni, ha espresso il desiderio di tornare a casa il prima possibile per ritrovare un po’ di serenità.

“All’inizio non riuscivamo a credere a quello che stava succedendo”, ha raccontato Federico. “È stato un incubo, ma il peggio è passato. Adesso vogliamo solo lasciarci tutto alle spalle e goderci i nostri figli”. Nel frattempo, la comunità di Cosenza si stringe attorno alla famiglia Cavoto, grata per il felice epilogo di una vicenda che avrebbe potuto avere un esito tragico.

Il papà di Sofia, Federico Cavoto

Il rapimento: i primi momenti di panico

Il dramma è iniziato nella serata di ieri, quando un'estranea è riuscita a introdursi nella clinica Sacro Cuore, dove Sofia era ricoverata insieme alla madre. Secondo le prime ricostruzioni, Rosa Vespa - con il marito Aqua Moses - ha approfittato forse di un momento di distrazione generale per prelevare la neonata dalla stanza.

Poco dopo, è scattato l’allarme. Il personale della clinica ha subito avvertito le autorità e le ricerche sono iniziate immediatamente. La città di Cosenza è stata blindata, con posti di blocco e controlli serrati, mentre gli investigatori hanno raccolto le testimonianze di chiunque potesse fornire informazioni utili.

Il ritrovamento: l’intervento decisivo della polizia

Le indagini, condotte con rapidità ed efficienza, hanno portato al ritrovamento di Sofia 3 ore dopo il rapimento. La neonata è stata individuata nell'abitazione della coppia, dove era stata allestita una festa per il presunto arrivo del figlio “fittizio” dei due. Grazie alla collaborazione tra cittadini e autorità, la polizia è riuscita a intervenire tempestivamente, evitando conseguenze drammatiche. Sofia è stata subito trasferita all’ospedale dell’Annunziata per un controllo, dove i medici hanno confermato che la piccola era in buone condizioni di salute.