Crolla il prezzo dell’olio extravergine Coldiretti Calabria denuncia speculazioni e pratiche sleali
Secondo i dati elaborati dall’Ufficio economico di Coldiretti Calabria, la regione conta 184mila ettari coltivati a olivo, quasi la metà della Puglia, ma con un numero spropositato di commercianti: oltre 7.100 contro i 1.580 pugliesi
Nel pieno della campagna olearia 2025, Coldiretti Calabria lancia l’allarme per il vistoso calo del prezzo dell’olio extravergine d’oliva, denunciando distorsioni di mercato e possibili speculazioni. Numerosi produttori si sono rivolti agli uffici dell’organizzazione per segnalare una situazione anomala: a fronte di una produzione di qualità e di una buona resa, i prezzi sono crollati in maniera ingiustificata. “Ci troviamo di fronte a una rincorsa al ribasso machiavellicamente pilotata – spiega Coldiretti – che rischia di mettere in ginocchio l’intero comparto olivicolo calabrese. È come un delitto perfetto, dove la vittima è il nostro olio di qualità”.
Numeri che parlano chiaro e un mercato dominato da troppi intermediari
Secondo i dati elaborati dall’Ufficio economico di Coldiretti Calabria, la regione conta 184mila ettari coltivati a olivo, quasi la metà della Puglia, ma con un numero spropositato di commercianti: oltre 7.100 contro i 1.580 pugliesi. Un’anomalia che, per Coldiretti, spiega gran parte della distorsione dei prezzi. In Calabria i frantoi sono 1.126, quasi quanti quelli pugliesi, ma la maggior parte degli impianti, pur moderni e finanziati con fondi pubblici, si limita allo stoccaggio, lasciando spazio a una rete di intermediari che impone i prezzi ai produttori. “Questi operatori – denuncia Coldiretti – praticano comportamenti sleali, immettendo sul mercato olio di dubbia provenienza a prezzi stracciati e generando un effetto domino al ribasso sull’intera filiera”.
Servono controlli rapidi e regole trasparenti per salvare il comparto
Coldiretti chiede l’immediato rafforzamento dei sistemi di tracciabilità e dei controlli presso frantoi e stabilimenti, per verificare l’origine dell’olio e prevenire le frodi. “Le verifiche non devono arrivare quando è troppo tardi – afferma l’associazione – ma avvenire in tempo reale e in modo omogeneo su tutta la filiera”. L’organizzazione sollecita inoltre premi per le imprese olivicole professionali, il rilancio dei contratti di filiera e una revisione normativa nazionale e regionale. “Il comparto non chiede protezioni, ma regole chiare e comuni – conclude Coldiretti Calabria –. Difendere i produttori onesti significa garantire ai consumatori un vero extravergine 100% italiano, frutto di qualità, lavoro e legalità”. Ai produttori l’appello è di non svendere l’olio, ma di attendere, mentre ai cittadini si consiglia di rivolgersi alla rete di Campagna Amica per un acquisto sicuro e trasparente.