Innovazioni tech nelle aree interne e nel settore agricolo grazie alla fibra ottica di Open Fiber


Un obbiettivo importante quello prefissato da Open Fiber, che grazie al progetto infrastrutturale ‘Banda Ultra Larga’ ha agito al contrasto dello spopolamento di aree isolate nel territorio calabrese. La mancanza di rete internet in zone remote della Calabria, tra cui piccoli paesi o borghi, ha – infatti – incrementato l’abbandono da parte della popolazione di questi luoghi. Grazie al bando vinto dal gruppo di telecomunicazioni, impegnato nella realizzazione della rete ultraveloce, che ha speso oltre 72 milioni di euro, tra fondi privati e pubblici, la Calabria è riuscita ad andare controtendenza sulle aree in cui investire, cogliendo la sfida della transizione digitale.

Un progetto – questo – che va a braccetto con la naturale vocazione del territorio calabrese, puntando al sostegno del settore agricolo e aiutando quest’ultimo all’innovazione digitale. Tutto ciò è stato reso possibile grazie ad un accordo che Open Fiber ha stretto direttamente con Coldiretti, basandosi sull’agevolazione dei fondi agricoli per la realizzazione delle infrastrutture e delle tecnologie digitali. Bisogna considerare – infatti – che lo scambio dati è necessario per una corretta informazione nel settore agricolo e che grazie ad Open Fiber, che con 14,5 milioni di unità immobiliari connesse è il principale operatore di fibra ottica FTTH italiano, ha permesso di gestire un importante numero di dati.