Clan Anello: tra potere locale, affari internazionali e controllo criminale in Calabria e Svizzera
Originari di Filadelfia, i clan Anello-Fruci hanno consolidato una rete criminale radicata nel Vibonese
Il clan Anello, nato a Filadelfia, è una delle ‘ndrine più influenti del vibonese. Attraverso la fusione con la cosca Fruci, ha instaurato un controllo territoriale capillare su comuni quali Pizzo, Francavilla Angitola, Polia, Cenadi, Monterosso Calabro e Capistrano. Emerge come capo carismatico Rocco Anello, in passato sospettato di volersi imporre a fianco del boss storico Rocco Mancuso.
Affiliazione ai vertici e operazioni “Imponimento”
L’operazione “Imponimento” si rivelò un duro colpo per il clan: ha portato a condanne pesanti, tra cui quella di Rocco Anello (20 anni) e dei fratelli Fruci, oltre a interventi estesi con arresti in Italia e Sequestri patrimoniali per milioni di euro a imprenditori contigui al clan. Il Tribunale di Lamezia Terme nel 2024 ha poi emesso una condanna di 17 anni per un referente svizzero del clan.
Infiltrazioni e rete criminale oltreconfine
Il legame del clan Anello con la Svizzera non è recente. La sua presenza in territorio elvetico, attiva da fine anni Ottanta, si è manifestata tramite traffico di droga, armi e riciclaggio. Un uomo di origine italiana residente in Canton Argovia è stato incriminato per aver svolto il ruolo di intermediario per conto del clan fra il 2001 e il 2020, favorendo i suoi interessi anche con traffici illegali di denaro falso e armi.
Controllo economico e patrimoni confiscati
La Guardia di Finanza di Catanzaro ha sequestrato un ingente patrimonio (oltre 2 milioni di euro) riconducibile a un imprenditore coinvolto con il clan. Tra i beni, sono compresi fabbricati, terreni, impianti per la produzione di calcestruzzo e mezzi, evidenziando l’infiltrazione del clan anche in attività economiche lecite.
Organizzazione interna e fedeltà tra famiglie
Come molte cosche della ‘ndrangheta, il clan Anello-Fruci mostra una struttura familiare consolidata, con matrimoni tra famiglie e “locali” come cellule operative presenti a livello locale e internazionali. Opera in stretta sinergia con il “Crimine” calabrese, mantenendo subordinazione gerarchica e gestendo sommamente traffici e strategie comuni.