Corigliano-Rossano, condanna a sei anni per l’aggressione all’avvocato Natale Ermenegildo Morrone
Il legale era stato accoltellato nel suo studio da un cliente. Morrone: “Non un caso isolato, serve più tutela per chi difende la legalità”.
Si è concluso con una condanna a sei anni di reclusione il processo per la violenta aggressione subita dall’avvocato Natale Ermenegildo Morrone all’interno del proprio studio legale di Corigliano-Rossano. L’imputato, Gabriele Politano, è stato riconosciuto colpevole dal Gip del Tribunale di Castrovillari, che ha pronunciato la sentenza al termine del rito abbreviato, concedendo così la riduzione di un terzo della pena. Oltre alla reclusione, per Politano sono previste anche le pene accessorie di interdizione dai pubblici uffici e l’obbligo di risarcimento dei danni.
“Un segnale importante contro la violenza”
L’avvocato Morrone, che si è costituito parte civile nel processo, ha espresso soddisfazione per la decisione del giudice, ringraziando il collega Ettore Zagarese, che lo ha rappresentato, e l’Ordine degli Avvocati di Castrovillari per la vicinanza mostrata sin dai primi momenti.
“La mia partecipazione al processo – ha spiegato Morrone – non è stata motivata da ragioni personali, ma dalla volontà di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sul clima di ostilità e rischio che, sempre più spesso, investe la nostra categoria professionale”.
“Gli avvocati operano in contesti ad alta tensione”
Secondo Morrone, l’aggressione subita rappresenta un campanello d’allarme sul problema della sicurezza dei professionisti del diritto: “Gli avvocati, garanti dei diritti e della legalità, operano spesso in contesti ad alta tensione senza strumenti adeguati di protezione. È necessario che le istituzioni intervengano con misure concrete per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro, compresi gli studi legali”.
Il legale ha infine ribadito la propria determinazione: “La giustizia non può arretrare di fronte alla violenza. Continuerò a svolgere la mia professione con lo stesso impegno civile di sempre, affinché quanto accaduto sia di monito per tutti”.