Morte di Guglielmo alla Clinica “Madonnina”, la sorella Rosanna: “Basta voci infondate, attendiamo la verità della magistratura”
La famiglia del 40enne deceduto durante un intervento di colecistectomia chiede rispetto e silenzio
 
				A più di un mese dalla tragica morte di Guglielmo Gualtieri, il 40enne deceduto il 19 settembre alla Clinica Madonnina di Cosenza durante un intervento di colecistectomia, la sorella Rosanna Gualtieri ha deciso di rompere il silenzio per chiarire la posizione della famiglia e difendere la memoria del fratello dalle voci che stanno circolando in città e sui social.
«Scrivo tutto questo – spiega Rosanna – per le continue voci che girano sull’accaduto, voci che volutamente o meno qualcuno fa girare. Sono voci senza alcun fondamento, visto che c’è un’indagine della Procura in corso e un’autopsia già effettuata, ma senza ancora nessun dato ufficiale».
“Mio fratello era sano, non aveva problemi di salute”
Nelle parole della sorella emerge la ferma volontà di smentire le illazioni secondo cui il decesso di Guglielmo sarebbe legato a presunte condizioni pregresse. «Le informazioni che circolano – scrive – sostengono che la causa della morte di mio fratello sia dovuta a problemi di salute personali. È assolutamente falso. Mio fratello era un giovane sportivo, stava bene e non aveva nessun tipo di problema».
Una dichiarazione che restituisce l’immagine di un uomo nel pieno delle sue forze, la cui scomparsa ha lasciato sgomenti familiari e amici.
“Cessino i pettegolezzi, si rispetti il dolore di una famiglia distrutta”
Rosanna Gualtieri ha poi rivolto un appello al senso di umanità e rispetto di tutti, chiedendo di lasciare che la magistratura faccia il proprio lavoro. «A distanza di un mese e mezzo dalla sua scomparsa – ha aggiunto – mi vedo costretta a scrivere, con molta fatica, per precisare che queste voci, oltre a essere indelicate e irrispettose verso una famiglia distrutta dal dolore, sono anche inopportune. Le indagini sono ancora in corso e solo la verità giudiziaria potrà fare chiarezza».
Conclude infine con un appello accorato: «Mi auguro fortemente che questi pettegolezzi possano cessare, nel rispetto di mio fratello e del dolore immenso che la sua perdita ha lasciato nei familiari, negli amici e in tutte le persone che lo amavano immensamente».
Un caso ancora aperto sotto la lente della Procura di Cosenza
L’indagine aperta dalla Procura della Repubblica di Cosenza prosegue per accertare le cause della morte e stabilire eventuali responsabilità. L’autopsia, già eseguita, dovrà fornire risposte decisive sulle circostanze che hanno portato al decesso del 40enne, mentre la famiglia continua ad attendere verità e giustizia, chiedendo silenzio e rispetto per un dolore che ancora oggi non trova pace.