Trasporti in Calabria: preoccupazioni, criticità e prospettive per il rilancio
Tra costi in aumento, mezzi vetusti e inadeguata copertura dei servizi, la mobilità regionale richiede interventi urgenti e una strategia chiara

La Calabria si trova oggi davanti a un bivio: continuare su un percorso segnato da disservizi, costi crescenti e disuguaglianze territoriali, oppure adottare una visione organica e condivisa per realizzare una mobilità che non lasci nessuno indietro. Il tempo è un fattore critico; in assenza di interventi seri, il malessere crescente rischia di espandersi verso la frustrazione sociale.
Tariffe in forte crescita
A partire dal 1° agosto 2025, il trasporto pubblico locale in Calabria ha subito aumenti tariffari che sfiorano il 30%. Tale misura grava in modo significativo su studenti, pendolari e famiglie, già alle prese con difficoltà economiche familiari.
Mezzi inadeguati e aree interne penalizzate
Molte corse del trasporto su gomma operano con autobus datati e con standard ambientali ormai superati, come quelli appartenenti alla categoria Euro 2. Le aree interne della regione risultano particolarmente carenti negli orari, nei collegamenti e nella frequenza dei passaggi. Questo contribuisce a isolare comunità già marginalizzate.
Assetto normativo e governance: nodi da sciogliere
Il servizio del trasporto pubblico locale è regolato dalla Legge Regionale n. 35 del 31 dicembre 2015, che ha previsto l’istituzione di un bacino regionale unico, sotto la gestione dell’Autorità Regionale dei Trasporti della Calabria (Art-Cal). Recentemente, la Regione ha approvato il Piano Integrato di Attività e Organizzazione (Piao) 2025-2027, che include l’individuazione di 54 nodi di trasporto pubblico locale, classificati su livelli gerarchici, con l’obiettivo di migliorare le infrastrutture, le fermate e i servizi per promuovere l’uso del mezzo pubblico in alternativa al veicolo privato.
Ferrovie, interruzioni, lavori e sostituzioni
Alcune linee ferroviarie regionali affrontano sospensioni dovute a lavori di riqualificazione infrastrutturale. Un esempio emblematico è la linea Cosenza-Catanzaro Lido, che ha visto tratti sospesi e servizi sostitutivi via autobus a causa di interventi strutturali.
Impatto sociale del disagio
Le interruzioni, la scarsità di collegamenti efficienti, i costi crescenti e i mezzi obsoleti non solo creano disagi logistici, ma anche un senso di ingiustizia per chi vive nelle aree interne o nelle zone più periferiche. Il trasporto pubblico, in molte zone, è percepito come insufficiente per soddisfare i bisogni quotidiani: lavorativi, scolastici, sanitari.
Prospettive e interventi necessari
Per invertire la rotta, il rilancio dei trasporti in Calabria richiede: investimenti strutturali per rinnovare il parco mezzi e adeguare gli standard ambientali; accelerazione dei lavori ferroviari con riduzione delle interruzioni, maggiore trasparenza nei tempi di riapertura; potenziamento dei nodi intermodali e delle fermate, con criteri coerenti di accessibilità e sicurezza; misure per mitigare l’impatto delle tariffe sui cittadini più vulnerabili; una governance partecipata che coinvolga enti locali, organizzazioni sindacali, utenti, per monitoraggio e controllo continuo del servizio.