La cipolla rossa di Tropea
La cipolla rossa di Tropea

I numeri parlano chiaro: la Cipolla rossa di Tropea Calabria Igpè una delle storie di successo più emblematiche dell’agricoltura calabrese contemporanea. In poco più di un decennio, il prodotto è passato da una coltivazione limitata e frammentata a un modello organizzato e riconosciuto a livello nazionale e internazionale.

Secondo i dati presentati alla Fiera internazionale MacFrut, uno degli eventi di riferimento per la filiera ortofrutticola, la produzione è passata dai 10 mila quintali del 2008 agli oltre 380 mila quintali nel 2022. Parallelamente, le superfici coltivate sono cresciute da circa 100 a 1.000 ettari, mentre il numero delle aziende aderenti al Consorzio di tutela si è triplicato.

Qualità, tracciabilità e promozione: la ricetta del successo

"Questi risultati non sono frutto del caso", ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo. Alla base del successo ci sono la determinazione dei produttori locali, una crescente consapevolezza dei consumatori e un sistema di governance che ha puntato su qualità certificata e tracciabilità della filiera.

La Cipolla Rossa di Tropea è così diventata molto più di un semplice ortaggio: è oggi simbolo della Calabria nel mondo, ambasciatrice del gusto e dell’identità territoriale.

Il ruolo della Regione, Gallo: investimenti mirati e filiere strategiche

Determinante in questo percorso è stato anche l’impegno della Regione Calabria, che ha sostenuto attivamente la filiera. "Abbiamo investito con convinzione nelle filiere strategiche e nella valorizzazione dei prodotti certificati", ha spiegato Gallo.

La programmazione regionale ha puntato sulla costruzione di un modello agricolo che fosse insieme competitivo, inclusivo e identitario, capace di generare sviluppo economico e dignità del lavoro nelle aree rurali.

Verso il futuro: innovazione, sostenibilità e internazionalizzazione

L’assessorato all’Agricoltura conferma ora la volontà di proseguire su questa strada, rafforzando il comparto con misure dedicate all’innovazione, alla sostenibilità ambientale e all’internazionalizzazione dei prodotti.

“Questa è la direzione giusta. E continueremo a percorrerla insieme ai produttori calabresi”, ha concluso Gallo, tracciando un orizzonte di fiducia per l’agroalimentare regionale.