Emilio Errigo
Emilio Errigo

"L'interesse nazionale è ciò che serve a proteggere e far crescere il benessere, la sicurezza, la libertà e l'identità di un Paese e dei suoi cittadini. Sono argomenti importanti che uno Stato deve difendere o realizzare per garantire il futuro della propria comunità". E' quanto afferma in una lunga nota il commissario straordinario di Governo per la bonifica del Sin di Crotone, Emilio Errigo rivolgendosi all'indomani della decisione di emanare l'ordinanza con la quale impone ad Eni Rewind di iniziare i lavori della bonifica portando i rifiuti nella discarica Sovreco di Crotone, decisione che ha scatenato una ridda di reazioni.

Errigo: "Ordinanza dettata dall'urgenza"

Errigo dice di rivolgersi ai cittadini della regione "da orgoglioso calabrese" e "come uomo dello Stato, come servitore delle istituzioni pubbliche, sempre fedele ai principi fondanti del nostro ordinamento" sottolineando che "in un contesto in cui per tanto tempo si è atteso, discusso, rinviato, il 3 aprile 2025 scorso ho ritenuto doveroso intervenire. Emanare l'ordinanza n. 1/2025 è stata una scelta dettata dall'urgenza e dalla responsabilità che il mio ruolo comporta. Quando i fatti diventano chiari, le decisioni, benché richiedano un giusto tempo tecnico di analisi e ponderazione, non possono essere rimandate. Crotone attende da decenni una bonifica. I cittadini attendono risposte ed è a voi che questa ordinanza parla indirettamente. Certo, lo fa con un linguaggio doverosamente burocratico, ma con la concretezza che i tempi esigono".

"Non ho esitato per il bene della salute comune"

"Ho sempre nutrito profondo rispetto istituzionale - sottolinea il commissario - per la buona politica e per le amministrazioni territoriali che si muovono quotidianamente tra problematiche sociali di ogni genere, vincoli molto complessi, risorse contenute e spesso insufficienti, nel tentativo, il più delle volte autentico e sincero, di operare per il bene comune. Ragione per la quale, sin dall'inizio del mio mandato, mai mi sono sottratto a interventi pubblici in ogni sede possibile (consiglio regionale, in consiglio comunale, in confronti con associazioni, comitati e sindacati). Ma la dialettica politica, le divergenze di vedute, le logiche di schieramento partitico, la ricerca di equilibri possono rallentare processi vitali. E quando la salute collettiva è in gioco ogni prolungata esitazione ha un costo".

Errigo sulla bonifica parla di sfida collettiva

"In un processo complesso, molto risalente nel tempo e particolarmente delicato come quello della bonifica del Sin di Crotone, credo sia poco utile, e potenzialmente dannoso - sostiene Errigo - impostare il dibattito pubblico sullo scontro istituzionale o parlare di 'collettività vittima dell'Ordinanza'. Questa narrazione a mio avviso alimenta tensioni e, al tempo stesso, allontana i cittadini dalla comprensione della realtà. Non siamo di fronte a blocchi contrapposti che si fronteggiano, ma a una sfida collettiva che richiede cooperazione. I soggetti coinvolti nella bonifica devono muoversi con responsabilità precise in mezzo a quadri regolatori internazionali, europei e nazionali molto articolati, strumenti tecnici, soggetti privati e pubblici chiamati a rispondere a norme, a obblighi e scadenze".

"L'unica discarica adatta è a Crotone"

"Sarò il primo - sotolinea - a battermi affinché la cittadinanza possa esercitare, nel rispetto della legalità, il proprio diritto a esprimere opinioni e preoccupazioni, e perché no, un civile e democratico dissenso. Ma sarò anche il primo a battersi affinché si evitino le semplificazioni. La verità, in vicende complesse come questa, non può e non deve essere ingabbiata in narrazioni ridotte e sintetizzate per slogan. È invece fondamentale che si affermi con forza la cultura dell'approfondimento, dell'informazione, del confronto costruttivo, istituzionale, trasparente. Perché solo in questo modo i cittadini possono davvero comprendere, valutare e, se lo ritengono, criticare ma sulla base di elementi reali, e non di rappresentazioni che alimentano sfiducia. L'ordinanza commissariale stabilisce una linea operativa fondata su fatti concreti: l'unica discarica italiana autorizzata dalla Regione Calabria, attrezzata e sottoposta periodicamente a controlli per ricevere rifiuti pericolosi è a Crotone; Regione, Provincia e Comune hanno deciso che i rifiuti pericolosi del Sin di Crotone devono essere smaltiti inderogabilmente fuori dalla Calabria, proprio dove è possibile farlo in sicurezza; la discarica di Crotone, tuttavia, riceve da altri luoghi della Calabria stessa e da altre regioni italiane tutti i giorni tonnellate di rifiuti pericolosi come quelli del Sin di Crotone. Cari cittadini, questi fatti non sono in linea con il diritto. E io sono stato nominato per decidere secondo i dettami del diritto. Ecco perché ho deciso nel solco della legalità, dell'equilibrio e del rispetto delle norme in vigore. Il mio compito istituzionale è quello di accelerare, promuovere e coordinare un processo di bonifica che, a Crotone, Cassano e Cerchiara, è atteso da troppo tempo".