Oliverio: «Il Governo vuole cancellare il Paur per favorire Eni e lasciare i veleni a Crotone»
L’ex presidente della Regione accusa l’esecutivo di calpestare la Costituzione e l’autonomia calabrese: «Un decreto legge metterebbe a rischio salute, legalità e futuro del territorio»

«Nemmeno la sentenza del Tar li ha fermati. Il Governo nazionale, in modo irresponsabile, si presta alle pressioni di Eni Rewind e prova ad aggirare il Paur per far risparmiare all’azienda due miliardi di euro di bonifica, lasciando la comunità di Crotone esposta alla contaminazione», dichiara Mario Oliverio, ex presidente della Regione e promotore del comitato Fuori i veleni. Crotone vuole vivere. Secondo Oliverio, il tentativo di approvare un Decreto Legge per annullare il Paur calpesterebbe il Titolo V della Costituzione, aprendo un conflitto istituzionale senza precedenti.
I rischi per la salute e l’autonomia regionale
Oliverio sottolinea come la direttiva europea citata a giustificazione sia un falso argomento, non applicabile all’Italia e comunque derogabile. «Un Decreto Legge che consenta a Eni di lasciare i veleni in Calabria sarebbe un’ipoteca drammatica sul futuro di Crotone», afferma, evidenziando i rischi legati alla presenza di rifiuti con tracce radioattive. Per l’ex governatore, si tratterebbe di una condanna al declino e allo spopolamento di un territorio che avrebbe invece diritto a risarcimenti e bonifiche reali.
Critiche al Commissario e appello alle istituzioni
L’ex presidente attacca anche la gestione del Commissario Errigo, accusandolo di non rispettare le prescrizioni del Paur, come la realizzazione di tensostrutture per contenere le polveri. Denuncia inoltre la mancanza di risorse per Arpacal e la convenzione con Sogesid mai attivata, elementi che vanificano i controlli e mettono a rischio la legalità. Oliverio conclude chiedendo una mobilitazione forte delle istituzioni locali, delle forze politiche e sociali per difendere la salute dei cittadini e il diritto alla trasparenza.