Giuseppe Ventimiglia
Giuseppe Ventimiglia

La comunità di Quattromiglia, cuore pulsante di Rende, è stata colpita da un dolore profondo e inatteso per la scomparsa di Giuseppe Ventimiglia, uomo molto conosciuto e stimato, punto di riferimento umano e affettivo per tante persone del quartiere. La notizia della sua morte si è diffusa rapidamente, lasciando sgomento e un senso di vuoto difficile da colmare.

Il ricordo condiviso sui social

A dare voce al sentimento collettivo è stato un messaggio pubblicato da Cinzia su un gruppo social dedicato proprio a Quattromiglia, diventato in poche ore un luogo virtuale di raccoglimento e memoria. Parole semplici e intense che raccontano chi era Giuseppe per chi lo ha conosciuto: «Con immenso dolore annunciamo che è venuto a mancare Giuseppe Ventimiglia, figlio e amico di tutto il quartiere. Amico nostro, te ne sei andato così all’improvviso, in silenzio, nella solitudine della tua bontà e della tua dolcezza. Abbiamo il cuore in frantumi. Ci mancheranno i tuoi abbracci e i tuoi sorrisi, le tue parole di incoraggiamento e di forza. La nostra eterna amicizia sarà per sempre tatuata nei nostri cuori».

Un messaggio che restituisce l’immagine di una persona discreta, capace di lasciare un segno profondo attraverso gesti quotidiani, vicinanza e umanità.

Un volto familiare nella vita di Rende

Giuseppe Ventimiglia non era solo una presenza amata nel quartiere, ma era noto anche per il legame con una realtà simbolo della zona universitaria: era parente dei gestori del bar Ventimiglia, storico punto di ritrovo all’interno dell’Università della Calabria. Un nome che, per generazioni di studenti e residenti, rappresenta accoglienza, quotidianità e socialità, valori che in molti riconoscevano anche in Giuseppe.

Il cordoglio alla famiglia

Nel messaggio condiviso online e nei tanti pensieri che stanno emergendo in queste ore, un pensiero particolare è rivolto ai fratelli e ai nipoti, ai quali l’intera comunità rendese si stringe con affetto e rispetto. Il dolore privato si intreccia così con quello collettivo, in un abbraccio ideale che attraversa strade, piazze e ricordi.

Un’assenza che lascia il segno

La morte di Giuseppe Ventimiglia lascia un vuoto profondo a Quattromiglia, un quartiere abituato a riconoscersi nei suoi volti più autentici. Resta il ricordo di una persona buona, presente, capace di ascoltare e di donare conforto. Come scritto da chi lo ha amato, quell’amicizia resterà “tatuata nei cuori”. Un’eredità silenziosa, ma potente, che continuerà a vivere nella memoria di chi lo ha conosciuto.