Il ponte di primavera regala un nuovo slancio al settore agrituristico calabrese. Complice il meteo favorevole, gli agriturismi della regione registrano numeri in crescita tra pernottamenti, pranzi, visite giornaliere e attività all'aperto. Dopo il +8% di presenze registrato durante il periodo pasquale, anche l’ultimo ponte conferma la tendenza positiva, spingendo le strutture a migliorare la qualità dell’offerta culinaria e ad ampliare le attività sportive, culturali e didattiche pensate per adulti e bambini. Secondo Coldiretti, circa un terzo della spesa turistica viene destinato al consumo di cibi e bevande, con un impatto significativo su tutta la filiera agroalimentare. L'agriturismo non si limita più al soggiorno: l’esperienza in campagna si arricchisce grazie a iniziative come l'enoturismo, il birraturismo, l'oleoturismo e il turismo dei formaggi, in linea con la crescente domanda di esperienze autentiche e sostenibili.

Un settore in pieno sviluppo: oltre 400 agriturismi attivi

Il comparto agrituristico in Calabria continua a mostrare segnali molto incoraggianti. Attualmente la regione conta circa 400 strutture attive, con oltre 12mila posti a tavola e circa 1.500 posti letto. Gli agriturismi, oltre a offrire ospitalità, rappresentano una spinta concreta all’economia locale, soprattutto nelle aree interne e rurali, attraverso la vendita diretta di prodotti tipici e la promozione della biodiversità. La crescita del settore si traduce anche in un importante presidio del territorio: circa l'80% delle strutture è situato in zone montane o collinari, molte delle quali in paesi con meno di 5mila abitanti. In questi territori, spesso lontani dai grandi flussi turistici, l'agriturismo contribuisce a mantenere vive tradizioni, culture e attività agricole, contrastando lo spopolamento e valorizzando il patrimonio ambientale.

Multifunzionalità e nuove sfide per l'agricoltura calabrese

Accanto all’ospitalità, cresce in Calabria anche l’offerta di servizi multifunzionali. La regione conta oggi 2.049 aziende agricole che praticano almeno un’attività connessa, tra cui 40 realtà impegnate nell’agricoltura sociale — un dato in aumento — e 94 fattorie didattiche dedicate all'educazione ambientale e alimentare. La multifunzionalità si conferma un elemento chiave per lo sviluppo sostenibile delle aree rurali più marginali, favorendo l’inclusione sociale, la salvaguardia dell’ambiente e il rilancio delle tradizioni locali. Grazie a questi percorsi, il turismo rurale in Calabria non è più solo una vacanza nella natura, ma un'esperienza a tutto tondo capace di unire sapori, cultura e sostenibilità.