Castelsilano, balcone sulla vallata del Neto: un borgo tra storia, arte e natura
Un piccolo comune montano in Calabria che riluce grazie all’arte urbana, alle tradizioni secolari e a un paesaggio mozzafiato

Castelsilano, situato a circa 900‑960 metri di altitudine, sorge nella provincia di Crotone, al confine con Cosenza. Fondato nel 1685 come Castrum Casini da Scipione Rota, fu piano piano sviluppato attorno a un edificio fortificato utilizzato come “casino” di caccia. Nel 1950 il nome fu cambiato in Castelsilano, per superare l’imbarazzo legato all’assonanza con la parola italiana “casino”.
Geografia e paesaggio
Grazie alla sua posizione elevata, Castelsilano domina la valle del fiume Neto, guadagnando il suggestivo soprannome di “terrazza della provincia di Crotone” o “balcone sul Neto”. Nei dintorni si trovano sorgenti sulfuree e grotte carsiche, tra cui la celebre Grotta di Samourì, che si sviluppa per decine di metri e offre uno spettacolare percorso sotterraneo.
Un borgo d’arte e memoria
Il centro storico, con le sue stradine in pietra, conserva elementi d’arte e identità locale: La Chiesa Madre di Maria Santissima Immacolata, con mosaici di scuola fiorentina e cimeli sacri, il Palazzo Baronale, dimora nobiliare che testimonia l’epoca feudale del territorio, la Via dei Panari, con i tradizionali cesti in vimini appesi lungo i vicoli, i murales disseminati per le vie che raccontano storia e cultura calabrese a cielo aperto, il Ceppo dei Fratelli Bandiera, simbolo dell'impegno per la libertà, commemorando la loro cattura durante l’epoca risorgimentale.
Arte contemporanea e rinascita dal basso
L’associazione Arcalabria Cosenza ha promosso iniziative coraggiose per rivitalizzare il borgo: artisti locali e internazionali hanno decorato porte e muri con opere votate alla memoria e all’identità, trasformando il paese in un museo a cielo aperto. Il turismo estivo registra punte fino a 2.500 ospiti, offrendo un importante sollievo economico e un nuovo senso di orgoglio collettivo.
Economia, cultura e tradizioni viventi
L’economia locale si basa su agricoltura (castagne, olio, foraggio), artigianato tessile (copriletti, arazzi), allevamento e proventi legati al turismo culturale. La castagna e la provola silana sono prodotti gastronomici radicati nel territorio, che evocano tradizioni antiche.