Bombardieri critica l’accordo sanitario tra Emilia-Romagna e Calabria
Il segretario Uil denuncia limitazioni alla mobilità sanitaria e sollecita nomine basate sulle competenze nella sanità regionale
“Spero di non sentirmi male a Bologna, siccome abito a Roma, ma sono calabrese, da quello che ho capito credo che non potrei essere ricoverato e assistito qui, dovrei ritornare in Calabria”. Lo ha dichiarato il segretario nazionale della Uil, PierPaolo Bombardieri, commentando l’accordo sanitario tra Emilia-Romagna e Calabria finalizzato a limitare la mobilità sanitaria dalla regione del Sud Italia.
Critiche all’accordo e alla posizione della Regione
Bombardieri ha definito la situazione “una cosa vergognosa”, sottolineando di non aver mai sentito dichiarazioni simili neanche da presidenti di Regioni guidate dalla Lega. “Spero che Michele De Pascale rifletta su quello che ha detto e faccia ammenda di una enormità che non ha senso – ha aggiunto – se è la Costituzione che prevede le cure gratuite e non in base all’appartenenza regionale”.
Riflessioni sulla gestione della sanità
Il segretario Uil si è poi soffermato sulla gestione delle nomine nella sanità regionale: “Perché il presidente della Regione, se vuole fare una cosa innovativa, non nomina i dirigenti della Asl in base alle competenze e non all’appartenenza politica? Se hanno veramente questo coraggio, incominciassero a nominare i dirigenti in base alle loro qualità e non alle correnti politiche. Sarebbe già un passo avanti”, ha concluso Bombardieri.