Terreni coltivati
Terreni coltivati

La Calabria si conferma tra le regioni italiane con la più alta incidenza di agricoltura biologica: oltre il 29% della sua superficie agricola è coltivata secondo standard Bio. In particolare, nella Calabria centrale il valore aggiunto agricolo è cresciuto del 61,2% tra il 2010 e il 2023, con punte che sfiorano il raddoppio in province come Vibo Valentia e Crotone. A livello nazionale, la superficie agricola biologica rappresenta circa il 20% del totale, in linea con gli obiettivi europei. Nonostante la crescita delle superfici e delle aziende bio, resta ancora limitata la presenza di prodotti calabresi certificati sugli scaffali della grande distribuzione regionale.

Bandi e incentivi: opportunità per le aziende calabresi

La Regione Calabria ha lanciato diversi bandi per sostenere la conversione e il mantenimento dell’agricoltura biologica, tra cui misure del PSR e fondi PNRR destinati all’ammodernamento dei frantoi e all’acquisto di macchinari ecologici. Complessivamente, sono stati messi a disposizione milioni di euro per sostenere pratiche agricole sostenibili, digitalizzazione e certificazioni. In parallelo, le risorse della nuova PAC 2023-2027 prevedono incentivi legati a pratiche agroecologiche, contribuendo a rendere più competitive le imprese bio calabresi anche sui mercati nazionali e internazionali.

Certificazioni e mercati: sfide e potenzialità

Per vendere con marchio “bio”, le aziende devono ottenere certificazioni attraverso organismi accreditati, superando controlli annuali e mantenendo standard rigorosi. In Calabria, le filiere più attive nel biologico sono quelle dell’olio extravergine, degli agrumi (come clementine, bergamotto e cedro), e della cipolla rossa di Tropea. Tuttavia, restano nodi irrisolti legati alla logistica, alla frammentazione dell’offerta e alla visibilità commerciale. Rafforzare le reti cooperative, accorciare le filiere e investire sulla promozione del brand “Calabria Bio” sono le prossime sfide per consolidare il settore e renderlo motore di sviluppo sostenibile per i territori interni e costieri della regione.