Il vaccino antinfluenzale
Il vaccino antinfluenzale

L’influenza stagionale continua a diffondersi rapidamente in tutta Italia. Nella settimana compresa tra l’1 e il 7 dicembre, secondo i dati diffusi dal sistema di sorveglianza RespiVirNet dell’Istituto Superiore di Sanità, sono stati 695 mila gli italiani colpiti da infezioni respiratorie acute, con un aumento di circa 100 mila casi rispetto alla settimana precedente. L’incidenza complessiva è pari a 12,4 casi ogni 1.000 abitanti, un valore che conferma la tendenza in crescita già osservata nelle ultime settimane.

Le regioni più colpite e le fasce più a rischio

Come rilevato dal bollettino settimanale, le regioni Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Sardegna registrano i livelli più alti di diffusione. La fascia d’età più colpita resta quella dei bambini sotto i quattro anni, con un’incidenza che raggiunge 38 casi ogni 1.000, quasi il triplo rispetto alla media nazionale. Una tendenza che preoccupa i pediatri, già alle prese con il sovraffollamento di pronto soccorso e reparti di pediatria.

Virus influenzali e altre infezioni respiratorie

Sul fronte dei virus circolanti, cresce la quota di infezioni riconducibili ai virus influenzali, oggi responsabili di circa un quarto dei casi totali. Tra questi, risulta predominante il ceppo H3N2, già noto per la sua elevata contagiosità e la capacità di colpire con particolare intensità le fasce più fragili della popolazione. Le restanti infezioni sono invece dovute a Rhinovirus, Adenovirus e virus Parainfluenzali, che continuano a contribuire in modo significativo all’aumento complessivo dei contagi.

Le raccomandazioni dell’Istituto Superiore di Sanità

“La crescita dei casi è sostenuta, ma in linea con l’andamento stagionale atteso”, ha spiegato Anna Teresa Palamara, direttrice del Dipartimento di Malattie Infettive dell’ISS. Secondo la studiosa, “non è possibile prevedere con certezza quando si raggiungerà il picco, che di solito cade tra fine dicembre e fine gennaio. È comunque probabile che l’incidenza resti alta nelle prossime settimane”.

Palamara ha inoltre ricordato le principali misure di prevenzione: vaccinarsi — sottolineando che “si è ancora in tempo, perché il virus continuerà a circolare per diverse settimane” — mantenere una corretta igiene delle mani, rispettare la cosiddetta etichetta respiratoria (tossire o starnutire in un fazzoletto o nell’incavo del braccio), ed evitare luoghi chiusi e affollati in presenza di sintomi.

Prospettive per le prossime settimane

L’andamento epidemiologico fa prevedere un dicembre con valori in costante aumento, mentre i dati dei prossimi bollettini saranno determinanti per individuare l’avvicinarsi del picco stagionale. Le autorità sanitarie continuano a raccomandare la vaccinazione antinfluenzale come strumento essenziale per ridurre complicanze e pressione sulle strutture ospedaliere, soprattutto tra anziani, bambini e soggetti fragili.