Villa Zerbi, il gioiello neogotico di Reggio Calabria tra storia e cultura
Dimora storica edificata all’inizio del Novecento, oggi simbolo della città

Villa Zerbi sorge sul Lungomare Falcomatà di Reggio Calabria, uno dei tratti più suggestivi della città, considerato da Gabriele D’Annunzio “il chilometro più bello d’Italia”. La villa è uno splendido esempio di architettura neogotica veneziana, con dettagli raffinati che richiamano lo stile delle dimore patrizie della Serenissima. Costruita nei primi anni del Novecento, dopo il devastante terremoto del 1908, divenne presto un simbolo della rinascita della città.
Storia e proprietà
La dimora fu commissionata dalla famiglia Zerbi, originaria di Milano, che si stabilì a Reggio Calabria per motivi economici e commerciali. Negli anni successivi, la villa ha attraversato vicende alterne, tra abbandoni e restauri, fino a diventare un punto di riferimento culturale e artistico per la comunità reggina. Il suo fascino architettonico, con le facciate riccamente decorate, le bifore e i dettagli in stile gotico-veneziano, la rendono uno degli edifici più ammirati dai visitatori.
Un centro culturale di eccellenza
Negli ultimi decenni, Villa Zerbi è stata trasformata in un importante polo culturale. Ha ospitato mostre d’arte di livello internazionale, eventi culturali, convegni e rassegne che hanno contribuito a rafforzare l’immagine di Reggio Calabria come città d’arte e di cultura. Le sue sale eleganti e il giardino affacciato sul mare rappresentano uno scenario ideale per esposizioni e manifestazioni.
Il ruolo simbolico per la città
Oltre al valore architettonico e culturale, Villa Zerbi è diventata un simbolo identitario per i reggini. La sua posizione sul lungomare e la sua storia legata al periodo post-terremoto la rendono testimonianza della resilienza e della capacità di rinascita di Reggio Calabria. È un luogo che coniuga memoria e innovazione, radici storiche e proiezione verso il futuro.
Un patrimonio da valorizzare
Oggi Villa Zerbi rappresenta non solo una preziosa testimonianza architettonica, ma anche una risorsa strategica per il turismo e la cultura della città. La sua valorizzazione continua a essere al centro delle politiche locali, con l’obiettivo di farne sempre più un polo attrattivo e un biglietto da visita della Calabria sullo scenario nazionale e internazionale.