Bocchigliero: storia antica, natura silana e spirito comunitario
Un borgo tra origini millenarie, spiritualità popolare e una vegetazione rigogliosa

Bocchigliero sorge su uno sperone della Sila, a circa 870 metri di altitudine. Le tracce archeologiche ne suggeriscono frequentazioni già nell’età del Bronzo, con ritrovamenti in selce e ossidiana. Alcuni storici ritengono che il borgo sia sorto su uno dei centri dell’antica popolazione dei Bruzi, forse chiamato Arento o Arintha. Il nome attuale potrebbe derivare dal latino “Bocchilierus”, indicando un “luogo abitato da pastori”, oppure avere collegamenti etimologici con parole legate al bosco o alla pastorizia, a testimonianza del suo rapporto con la natura e la vita rurale.
Feudi, terremoti e migrazioni
Nel Medioevo Bocchigliero si sviluppò come piccolo nucleo fortificato, abitato da chi si rifugiava lì per sfuggire alle incursioni costiere saracene. Fece parte di vari feudi signorili fino all’eversione della feudalità. Tra il XIX e il XX secolo il borgo fu colpito da terremoti significativi e da epidemie di colera, che ne segnarono profondamente la storia demografica. In quegli stessi decenni si assistette anche a significativi flussi emigratori, con molti bocchiglieresi diretti in America e, più tardi, in Europa.
Tradizioni mistiche e i “Santi” di Bocchigliero
Tra le vicende più singolari del borgo spicca il fenomeno dei “Santi di Bocchigliero”, un movimento religioso locale sorto nella seconda metà dell’Ottocento, legato a apparizioni mistiche e a interpretazioni profetiche. Fu vittima di repressioni giudiziarie e studiato come caso emblematico di suggestione collettiva e misticismo popolare in contesti isolati e religiosamente ferventi.
Architettura sacra e punti panoramici
Il borgo conserva numerose chiese di epoche diverse: la chiesa madre dedicata a Santa Maria dell’Assunta (con campanile adattato da una torre di guardia), la chiesa di San Francesco con altare barocco, San Leonardo e il Santuario della Madonna delle Nevi, situato in posizione panoramica. Completa il panorama il Santuario di San Rocco, costruito come ex-voto dopo un’epidemia, oggi meta di pellegrinaggio e simbolo della profonda devozione popolare.
Natura protetta: la riserva della Macchia della Giumenta
Il territorio di Bocchigliero è parte integrante del Parco Nazionale della Sila e include l’area protetta della Riserva naturale “Macchia della Giumenta – San Salvatore”. Qui si estende una foresta di pino laricio, ontani, pioppi tremuli e faggi. La fauna include lupi, gatti selvatici, lepri ma anche rapaci come sparvieri, civette e allocchi, rendendo il territorio prezioso dal punto di vista ambientale e paesaggistico.
Vita contemporanea: tradizione, turismo e artigianato
Oggi Bocchigliero conserva l’aspetto compatto di borgo silano, con edifici storici, antichi portali in pietra e balconi in ferro battuto. L’economia si basa su agricoltura, piccoli manufatti tessili, allevamento e prodotti locali. Il paese è diventato meta di turismo lento, apprezzato per il suo fascino autentico, le camminate nella natura e le tradizioni ancora forti e radicate.