Addio a Stephanie, la neonata di Cosenza ricoverata a Taormina per una malattia rarissima
Un altro terribile lutto: a poche ore dalla tragica scomparsa di Andrea, 11 anni, anche la piccola Stephanie - di 3 mesi e mezzo - ci lascia

Ancora un altro terribile lutto che colpisce i più piccoli della nostra Calabria: a poche ore dalla tragica scomparsa di Andrea, 11 anni di Decollatura, anche la piccola Stephanie - di 3 mesi e mezzo - ci lascia. La bimba, nata il 4 ottobre 2024 e trasferita appena due giorni dopo dall’ospedale di Cosenza al Centro di Cardiochirurgia Pediatrica del Mediterraneo (Ccpm) dell’ospedale Bambin Gesù di Taormina, non ce l’ha fatta. Dopo tre mesi e mezzo di lotta nel reparto di Terapia Intensiva, la neonata si è spenta ieri alle 13:30, lasciando un dolore incolmabile nei genitori e in tutto il personale medico che ha seguito il suo difficile percorso.
Il difficile esordio: insufficienza respiratoria acuta
La vita di Stephanie è iniziata con una sfida immensa. A poche ore dalla nascita, la piccola è stata colpita da una grave insufficienza respiratoria acuta che ha richiesto un intervento d’urgenza presso l’ospedale Annunziata di Cosenza. L’équipe medica è riuscita a stabilizzarla, ma le sue condizioni critiche hanno reso necessario il trasferimento al Centro di Cardiochirurgia Pediatrica del Mediterraneo, specializzato nella cura di patologie neonatali complesse.

Il trasferimento a Taormina: una corsa contro il tempo
Il trasferimento di Stephanie è stato organizzato con straordinaria rapidità. La prefettura di Messina ha mobilitato un elicottero del 118 Sicilia, consentendo al team del Ccpm di arrivare a Cosenza entro due ore dalla chiamata. Sul posto, i medici hanno installato un sistema di supporto respiratorio Ecmo (ossigenazione extracorporea a membrana) da trasporto, un’operazione complessa ma necessaria per garantire alla neonata le migliori possibilità di sopravvivenza. L’elicottero ha poi condotto Stephanie all’ospedale San Vincenzo di Taormina, dove è stata ricoverata in Terapia Intensiva.
Una battaglia senza sosta
“Stephanie ha lottato con tutte le sue forze, ma una brutta malattia rarissima non le ha concesso di vivere,” ha dichiarato Francesca, la madre della piccola, in un’intervista toccante. Per tre mesi e mezzo i genitori sono rimasti accanto alla figlia, vegliandola giorno e notte. “Non ci siamo mai arresi. È stato un incubo, ma abbiamo sperato fino all’ultimo che potesse riprendersi.”
L’impegno dei medici e il dolore della perdita
L’équipe del Ccpm di Taormina ha fatto tutto il possibile per salvare la vita di Stephanie, ma la rarità e la gravità della sua condizione hanno reso vana ogni speranza. Oggi, il personale sanitario, insieme ai genitori, piange la perdita di una piccola guerriera che, nonostante il breve tempo a disposizione, ha lasciato un segno profondo in chi l’ha conosciuta e curata.