Da Crotone ad Amantea, in bici Gravel, missione compiuta per Bianco e Grande

Si è svolta ieri la Gravel Trans Ka ‘Labrja, una traversata in bici Gravel, da Crotone ad Amantea, ideata
da Saverio J Bianco. Il percorso è stato disegnato, per quanto possibile, su strade secondarie,
interpoderali e su sterrati battuti. Infatti, la Gravel, un ibrido tra una dici da corsa e una mountain
bike, è il mezzo che recentemente sta guadagnato sempre più attenzioni dagli appassionati di
settore ed è lo strumento perfetto per tracciati con queste caratteristiche.
Gravel Trans Ka ‘Labrja rappresenta un viaggio ideale nella storia e nella natura della regione. La
partenza dalla colonia greca Crotone, i passaggi per la normanna Santa Severina, per San Giovanni
in Fiore e Jure Vetere tanto cari a Gioacchino e, ancora, il Parco Nazionale della Sila, Cosenza citta
dei Bruzi coi suoi Casali di destra Crati, per finire nella araba Amantea, sono solo alcune delle tappe
di uno straordinario itinerario culturale.
Insieme all’ideatore del tracciato, c’era Pietro Grande, forte atleta calabrese non nuovo ad imprese
sportive. I due hanno percorso, in modalità ultracycling, i 216 chilometri e risalito i 4200 metri di
dislivello in 14 ore. Dall’alba sullo Ionio, alle 5:44, al tramonto sul Tirreno, alle 19:50. Da zero metri
sul livello del mare ai 1630 metri sulla “Cima Coppi” del valico di Monte Scuro.
Il settore dell’ultracynclig, del cicloturismo e del bikepacking, rappresenta una importante fetta di
mercato dalla quale la Calabria, al momento, è tagliata fuori. Questo evento è stato ideato con
l’intento di dimostrare le concrete possibilità di crescita e sviluppo in tal senso.
Questa era solo la prima fase test di un progetto che ha l’obiettivo di costruire sul territorio un
orizzonte nuovo nel contesto del turismo e dello sport.
da Saverio J Bianco. Il percorso è stato disegnato, per quanto possibile, su strade secondarie,
interpoderali e su sterrati battuti. Infatti, la Gravel, un ibrido tra una dici da corsa e una mountain
bike, è il mezzo che recentemente sta guadagnato sempre più attenzioni dagli appassionati di
settore ed è lo strumento perfetto per tracciati con queste caratteristiche.
Gravel Trans Ka ‘Labrja rappresenta un viaggio ideale nella storia e nella natura della regione. La
partenza dalla colonia greca Crotone, i passaggi per la normanna Santa Severina, per San Giovanni
in Fiore e Jure Vetere tanto cari a Gioacchino e, ancora, il Parco Nazionale della Sila, Cosenza citta
dei Bruzi coi suoi Casali di destra Crati, per finire nella araba Amantea, sono solo alcune delle tappe
di uno straordinario itinerario culturale.
Insieme all’ideatore del tracciato, c’era Pietro Grande, forte atleta calabrese non nuovo ad imprese
sportive. I due hanno percorso, in modalità ultracycling, i 216 chilometri e risalito i 4200 metri di
dislivello in 14 ore. Dall’alba sullo Ionio, alle 5:44, al tramonto sul Tirreno, alle 19:50. Da zero metri
sul livello del mare ai 1630 metri sulla “Cima Coppi” del valico di Monte Scuro.
Il settore dell’ultracynclig, del cicloturismo e del bikepacking, rappresenta una importante fetta di
mercato dalla quale la Calabria, al momento, è tagliata fuori. Questo evento è stato ideato con
l’intento di dimostrare le concrete possibilità di crescita e sviluppo in tal senso.
Questa era solo la prima fase test di un progetto che ha l’obiettivo di costruire sul territorio un
orizzonte nuovo nel contesto del turismo e dello sport.