“Occhiu alla sanità”: 15 anni di commissariamento raccontati da Emiliano Morrone
Presentato a Cosenza il libro che denuncia il fallimento del Piano di rientro

Quindici anni di commissariamento e di Piano di rientro hanno segnato profondamente la vita dei cittadini calabresi, senza portare i risultati promessi. È questa la tesi centrale di Occhiu alla sanità (Falco Editore), il nuovo libro di Emiliano Morrone presentato a Cosenza insieme all’editore Michele Falco, a Doris Lo Moro, ultimo assessore regionale alla Sanità prima del commissariamento, e ai deputati Simona Loizzo (Lega) e Nico Stumpo (Pd). A moderare il dibattito è stato il giornalista Massimo Razzi.
“Un mutuo da 900 milioni di euro in cambio di niente”, sintetizza l’autore, sottolineando come i cittadini abbiano pagato a caro prezzo un sistema bloccato, inefficiente e penalizzante.
Le proposte e le criticità emerse
Morrone lancia una proposta concreta: un accordo transattivo tra Regione e Stato per chiudere definitivamente la stagione del commissariamento. Dopo anni di risorse insufficienti rispetto ai fabbisogni sanitari, l’autore sostiene che la Calabria debba tornare al regime ordinario. “La Calabria ha già pagato troppo – ha ribadito – con il blocco del turnover, con un mutuo da 900 milioni con l’ex Tesoro, con il dirottamento di 1,1 miliardi di fondi Fas per coprire il debito, con i costi insostenibili dell’emigrazione sanitaria”.
Al centro della denuncia anche i criteri di ripartizione del Fondo sanitario nazionale, che penalizzano la Calabria per circa 150 milioni di euro l’anno. “Le risorse sottratte sono enormi – ha spiegato – occorre discutere di sanità senza litigiosità e accuse reciproche”.
Il confronto politico e civile
Doris Lo Moro ha ricordato come la politica abbia dedicato troppa poca attenzione alla Calabria, mentre il commissariamento non ha mai risolto i problemi. Nico Stumpo ha denunciato la “privatizzazione strisciante e l’assenza di una nuova visione”, Simona Loizzo ha sottolineato la necessità di uscire dal Piano di rientro, rivendicando i progetti per i nuovi ospedali. Momento particolarmente toccante è stato l’intervento di Caterina Perri, vedova di Serafino Congi, che ha chiesto verità e giustizia sulla vicenda che ha coinvolto il marito.
Il libro, oltre all’analisi tecnica, nasce da un forte impegno civile. Morrone denuncia i vincoli imposti dall’Europa, capace di liberare risorse per le armi ma non per la sanità, e richiama la politica a un’assunzione di responsabilità. “Ha un senso lasciare testimonianze audaci – conclude – per un cambiamento vero e tangibile. Per il futuro dei giovani, per il bene del Paese. Occhiu alla sanità”.