Le Gole del Raganello, cuore selvaggio del Pollino e tesoro naturale della Calabria
Tra canyon millenario, biodiversità unica e turismo sostenibile, il Raganello si conferma una delle meraviglie del Parco nazionale del Pollino

Le Gole del Raganello sono uno dei luoghi più straordinari della Calabria, situate nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, tra i comuni di Civita, San Lorenzo Bellizzi e Cerchiara di Calabria. Si tratta di un canyon lungo circa 17 chilometri che si estende dalle pendici del massiccio del Pollino fino alla piana di Sibari e al mare Ionio. Le pareti rocciose, in alcuni punti alte più di 400 metri, sono state modellate nei millenni dal torrente Raganello, che nasce a oltre duemila metri di quota e scorre verso valle con un corso d’acqua impetuoso. Il paesaggio è caratterizzato da gole strette, cascate, piscine naturali e rocce scolpite dall’erosione. L’area è anche un santuario di biodiversità: vi si trovano l’aquila reale, la lontra, il lupo appenninico e numerose specie di rapaci, insieme a piante rare che crescono negli anfratti. Alle valenze naturalistiche si aggiungono quelle culturali: il borgo di Civita, fondato dai profughi albanesi nel XV secolo, rappresenta la porta d’ingresso più conosciuta alle gole e unisce le tradizioni arbëreshë alla valorizzazione del territorio.
Esperienze di turismo attivo e sostenibile
Le Gole del Raganello attraggono escursionisti, amanti dell’avventura e appassionati di natura che cercano un contatto diretto con l’ambiente. Il canyon si presta a diverse attività: dal trekking al canyoning, fino alle escursioni guidate con itinerari di diversa difficoltà. Il tratto superiore, più impervio, affascina per la sua natura aspra e selvaggia, mentre il tratto inferiore offre piscine d’acqua limpida e percorsi adatti anche a chi desidera un’esperienza meno impegnativa. Le associazioni locali mettono a disposizione guide esperte ed equipaggiamenti per garantire sicurezza e permettere ai visitatori di conoscere anche gli aspetti naturalistici e geologici dell’area. Non si tratta solo di sport e avventura: entrare nelle gole significa rispettare un ecosistema fragile che richiede consapevolezza e comportamenti responsabili. Per questa ragione il Parco del Pollino e i Comuni coinvolti hanno introdotto regolamentazioni sugli accessi, limitazioni nei periodi a rischio e programmi di educazione ambientale, con l’obiettivo di garantire una fruizione sostenibile che non comprometta il delicato equilibrio naturale.
Tra memoria, tutela e prospettive future
Il canyon del Raganello porta con sé anche una memoria dolorosa. Nel 2018 un’improvvisa piena travolse un gruppo di escursionisti, evidenziando la necessità di una gestione più rigorosa e di sistemi di allerta meteo più efficaci. Da allora sono stati introdotti protocolli di sicurezza più stringenti, percorsi autorizzati e monitoraggi costanti per ridurre i rischi. L’attenzione alla sicurezza si accompagna a una riflessione più ampia: come conciliare la valorizzazione turistica con la tutela ambientale. Le Gole del Raganello, insieme all’intero Parco del Pollino, rappresentano una delle principali risorse per il turismo naturalistico del Sud Italia, con un potenziale enorme in termini di crescita economica per i territori circostanti. Le amministrazioni locali e la Film Commission regionale hanno già avviato progetti di promozione integrata che includono la cultura arbëreshë, i prodotti tipici e l’offerta di turismo lento. Guardando al futuro, le gole possono diventare il simbolo di una Calabria capace di proporre un turismo autentico e sostenibile, in grado di attrarre visitatori da tutta Europa senza rinunciare alla conservazione di un ecosistema unico.