L’ospedale Annunziata di Cosenza compie un passo determinante verso la costruzione di un polo sanitario d’eccellenza, capace di unire formazione universitaria, assistenza clinica e ricerca scientifica. Sono infatti cinque i nuovi ingressi, selezionati attraverso concorso pubblico universitario, che arricchiranno l’organico della struttura: i dottori Matteo Orrico, Michele Di Dio e Carmine Gazzaruso, destinati alla guida di reparti strategici, affiancati dall’endocrinologa Anna Perri e dal chirurgo toracico Federico Davini. Figure di alto profilo, con esperienze maturate in centri di eccellenza nazionali e internazionali, chiamate a contribuire alla crescita qualitativa della sanità cosentina e calabrese.

Percorsi professionali e nuove competenze

Il gruppo porta con sé competenze diversificate e di altissimo livello. Matteo Orrico, proveniente dal San Camillo di Roma, è specializzato nella chirurgia aortica complessa e nelle tecniche endovascolari mininvasive. Michele Di Dio, già parte dell’organico dell’Annunziata, vanta una lunga esperienza nella chirurgia uro-oncologica, robotica e mininvasiva, oltre che nei trapianti renali. Carmine Gazzaruso, cosentino, rientra dopo una carriera a Milano come uno dei maggiori esperti nazionali nella cura del diabete e delle malattie metaboliche. Anna Perri, formatasi a Pisa, arricchirà il reparto di Medicina generale con il suo bagaglio di ricerca endocrinologica legata alla tiroide e alla salute riproduttiva. Infine, Federico Davini, proveniente da Pisa, si unisce al reparto di Chirurgia toracica con specializzazione in interventi robotici e mininvasivi.

Un segnale positivo per la sanità calabrese

L’arrivo dei nuovi primari universitari si inserisce all’interno del progetto di integrazione tra l’Università della Calabria e l’Azienda ospedaliera di Cosenza, che già vanta undici scuole di specializzazione attive. «È un percorso che valorizza radici locali e competenze globali – ha commentato il rettore Nicola Leone – e che mira a offrire cure moderne, a contrastare la migrazione sanitaria e a formare nuove generazioni di medici con standard di eccellenza». Il fatto che professionisti affermati abbiano scelto di trasferirsi da Roma, Milano e Pisa a Cosenza, invertendo la tradizionale tendenza alla fuga, rappresenta un segnale incoraggiante della nuova attrattività del sistema sanitario calabrese, impegnato a costruire un modello basato su qualità, innovazione e vicinanza al territorio.