Calabria, terra di culture diverse: arrivano 300mila euro per tutelare le minoranze linguistiche
Il finanziamento sarà destinato a sostenere 24 progetti di salvaguardia delle minoranze linguistiche arbëreshë, occitana e grecanica

La Regione Calabria riceverà, anche nel 2024, importanti risorse da parte del Governo per la tutela delle minoranze linguistiche storiche. La Presidenza del Consiglio dei Ministri, infatti, ha definito con decreto di fresca pubblicazione la ripartizione delle somme annualmente stanziate per l’attuazione dei principi e degli obiettivi della legge sulla tutela delle minoranze linguistiche storiche.
300mila euro per tutelare le minoranze linguistiche calabresi
A tal riguardo, pur nell’ambito di una contrazione dei fondi complessivamente a disposizione, ridefiniti in 2.800.000 euro (il 60% dei quali assegnati direttamente a Friuli Venezia Giulia e Sardegna), alla Calabria sono stati riservati più di 300.000 euro.
“L’accoglimento delle proposte progettuali presentate dalla Regione per la salvaguardia e la promozione delle nostre minoranze linguistiche – spiega l’assessore regionale alle minoranze linguistiche, Gianluca Gallo – consentirà di garantire la realizzazione di iniziative di qualità, nel solco del lavoro di concertazione portato avanti in questi ultimi anni con le comunità interessate e gli enti culturali di riferimento”.
Nello specifico, alla Regione Calabria andranno 314.715,43 euro, destinati a sostenere 24 progetti di salvaguardia delle minoranze linguistiche arbëreshë, occitana e grecanica, con particolare attenzione ad interventi di promozione e diffusione attraverso il sovvenzionamento di sportelli linguistici, attività di formazione e culturali, nonché di azioni di implementazione della toponomastica.

Calabria, patria di lingue e culture lontane
Tra le più minoranze linguistiche rilevanti vi è la comunità arbëreshë, discendente dagli albanesi giunti in Italia tra il XV e il XVIII secolo. Questa minoranza, la più numerosa, ha mantenuto la lingua, le tradizioni e i riti religiosi di stampo bizantino, con una forte presenza in comuni come San Demetrio Corone, San Giorgio Albanese, Santa Sofia d'Epiro e Lungro, quest'ultimo sede dell'eparchia cattolica di rito bizantino.
Un'altra significativa minoranza è quella grecanica, legata alla lingua greca antica, erede della Magna Grecia. Questa comunità si trova principalmente nell'area dell'Aspromonte e della Bovesìa, con centri come Bova, Roghudi e Gallicianò, dove la lingua grecanica è ancora parlata, sebbene a rischio di estinzione. Accanto a queste, esiste una piccola comunità occitana a Guardia Piemontese, nel cosentino, composta dai discendenti dei valdesi provenienti dalle Alpi occidentali nel XV secolo. Qui la lingua occitana sopravvive principalmente nei canti e nelle tradizioni locali.