Toscano: «Sul commissariamento della sanità calabrese Meloni fa campagna elettorale»
Il candidato di Dsp accusa il governo e i partiti tradizionali

«Li abbiamo stanati ogni giorno, quindi hanno dovuto cedere davanti alla verità». Con queste parole Francesco Toscano, candidato di Democrazia Sovrana Popolare alla presidenza della Regione Calabria, è tornato a puntare il dito contro il commissariamento della sanità calabrese. Toscano ha definito il provvedimento un «teatro dei bilanci» che per 15 anni ha negato a due milioni di cittadini il diritto alle cure, giustificato dal pretesto dei conti pubblici ma in realtà frutto di precise scelte politiche.
L’attacco alla premier Meloni
Al centro delle accuse, le recenti dichiarazioni di Giorgia Meloni, che ha espresso l’intenzione di chiudere la stagione del commissariamento. Per Toscano, il tempismo della premier dimostra «il massimo della volgarità politica»: «Se davvero avessero voluto affrontare il problema – ha affermato – lo avrebbero fatto prima. Invece lo hanno usato come arma elettorale per portare voti a Occhiuto». Secondo il leader di Dsp, l’annuncio non è altro che un riconoscimento implicito delle denunce portate avanti dal suo movimento.
Le proposte di Dsp per la sanità calabrese
Toscano rilancia la sua visione alternativa: «Ogni scelta è puramente politica e i conti sono stati il paravento perfetto per coprire le reali intenzioni. Noi continueremo a lottare per imporre una ripartizione del Fondo sanitario basata sui fabbisogni di cure e per ottenere un accordo col governo che riconosca più risorse alla Calabria, anche per il passato». L’appello finale è rivolto anche agli altri candidati in campo: «Ci auguriamo che anche Occhiuto e Tridico sposino questa battaglia, mettendo fine alle chiacchiere da salotto e assumendosi la responsabilità di difendere davvero il diritto alla salute dei calabresi».