Praia a Mare, l’ordinanza del sindaco piace ai cittadini: “Giusto così, basta ragazzi in giro di notte”
Sulla pagina Fb di Calabria News 24 pioggia di consensi per il provvedimento che limita la circolazione dei minori nelle ore notturne

Sta facendo discutere – e soprattutto raccogliendo molti consensi – l’ordinanza emanata dal sindaco di Praia a Mare, che vieta la circolazione dei minori non accompagnati nelle ore notturne. Sui social, in particolare sulla pagina Facebook di Calabria News 24, molti cittadini hanno espresso il loro pieno appoggio al provvedimento, definendolo “giustissimo” e “esempio da seguire in tutta Italia”.
La voce dei cittadini: “Era ora”
I commenti pubblicati online raccontano un malessere diffuso tra chi vive la realtà delle notti estive, spesso animate da giovani fuori controllo. “Dovrebbe essere fatto in tutti i paesi – scrive una utente – anche se dovrebbero essere i genitori a capirlo da soli, non le istituzioni a imporlo”. Altri sottolineano l’incoerenza di chi accompagna i figli a scuola mano nella mano, salvo poi lasciarli vagare in strada fino a tarda notte durante l’estate.
Responsabilità genitoriale e legalità
C’è anche chi propone misure più severe. Un utente invoca una legge che renda i genitori direttamente responsabili dei danni causati dai figli minori: “Farei pagare i genitori fino ai 16 anni per qualunque danno commettano i figli: spaccio, rapine, omicidi...”. Il tono è duro, ma riflette una preoccupazione condivisa: quella di una generazione lasciata troppo spesso senza limiti o controllo.
Apprezzamenti trasversali
Molti i commenti di approvazione netta, senza polemiche né critiche: “Complimenti, è giustissimo così!”, scrive una cittadina. “Bravissimo, dovrebbe essere così dappertutto”, aggiunge un’altra. Un sentimento diffuso che mostra come la misura sia percepita come una forma di tutela e prevenzione, più che di repressione.
Un nervo scoperto
L’ordinanza del sindaco di Praia a Mare ha toccato un nervo scoperto nella società: quello del rapporto tra libertà, educazione e responsabilità. In un tempo in cui i confini tra autonomia e abbandono si fanno sempre più sottili, l’intervento dell’ente locale è stato accolto come un segnale chiaro. E a giudicare dalle reazioni, molti cittadini sembrano dire: “Era ora”.