Omicidio Torcasio, Pasquale Colelli si avvale della facoltà di non rispondere
Il trentenne, che si era costituito ai carabinieri confessando l’uccisione di Emiliano Torcasio, resta in carcere mentre proseguono le indagini sul movente
Si è svolta questa mattina, davanti al giudice per le indagini preliminari di Lamezia Terme, l’udienza di convalida dell’arresto di Pasquale Colelli, trentenne che si è costituito ai carabinieri sabato scorso, assumendosi la responsabilità dell’omicidio di Emiliano Torcasio, avvenuto nella notte tra venerdì e sabato nel centro lametino.
Nel corso dell’udienza, alla presenza del sostituto procuratore Vincenzo Quaranta, titolare dell’inchiesta, Colelli — difeso dagli avvocati Domenico Villella e Antonio Perri — si è avvalso della facoltà di non rispondere, scegliendo di non fornire alcuna dichiarazione sulle circostanze del delitto.
Nessun chiarimento sul movente
L’imputato, che fin dal momento della costituzione aveva ammesso la paternità dell’omicidio, non ha voluto chiarire il movente dell’aggressione costata la vita a Torcasio, colpito più volte con un’arma da taglio.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Lamezia Terme, proseguono per ricostruire con precisione la dinamica dei fatti e il contesto in cui è maturato l’omicidio, che ha scosso profondamente la comunità locale.
Possibile perizia psichiatrica
I difensori di Colelli si sono riservati di valutare in un secondo momento l’eventuale richiesta di incidente probatorio volto ad accertare lo stato psicologico del giovane al momento del delitto.
Nel frattempo, Colelli resta sottoposto a misura cautelare in carcere, mentre la Procura prosegue la raccolta di elementi investigativi e testimonianze per delineare il quadro completo di un omicidio che, a pochi giorni di distanza, continua a sollevare interrogativi sul movente e sulle circostanze che lo hanno determinato.