Tropea e legalità: sentenza del TAR e futuro della città
I commissari prefettizi stanno lavorando per ristabilire un clima di trasparenza e legalità

La recente sentenza del TAR della Calabria ha scosso profondamente la comunità di Tropea, mettendo in evidenza una realtà inquietante: l'amministrazione guidata dall'ex sindaco Giovanni Macrì avrebbe goduto del sostegno elettorale della ‘ndrangheta sin dall’inizio del suo mandato.
Un fatto grave, che mina alla radice i principi fondamentali della democrazia e della legalità. La decisione del Tribunale Amministrativo ha di fatto certificato l'infiltrazione mafiosa nella gestione della cosa pubblica, rendendo evidente come il governo cittadino fosse stato compromesso da dinamiche occulte che nulla avevano a che vedere con il bene della collettività.
Secondo quanto ci viene riportato nella lettera, emerge dalla sentenza che l'amministrazione Macrì si sarebbe basata su un modello di governo ostentato, autoriferito e lontano dalla trasparenza. Per anni si sarebbe cercato di mascherare come azioni di pubblica utilità scelte che, invece, avrebbero risposto a logiche di potere ben diverse.
La narrazione di una Tropea in crescita e ben amministrata viene così smontata punto per punto, restituendo ai cittadini un quadro ben più complesso e preoccupante: un’amministrazione che avrebbe piegato istituzioni e strumenti pubblici ad interessi opachi.
Ripristinare la legalità: il ruolo dei commissari prefettizi
Con il commissariamento del Comune, si apre ora una fase delicata ma fondamentale per il futuro della città.
I commissari prefettizi stanno lavorando per ristabilire un clima di trasparenza e legalità, ma si trovano sotto attacco da parte di chi ha contribuito a portare Tropea in questa situazione.
Per questo motivo, è indispensabile sostenere il loro operato, affinché possano lavorare senza pressioni e nel solo interesse della comunità. L’obiettivo deve essere chiaro: costruire un'amministrazione basata su principi di giustizia, equità e responsabilità, senza il condizionamento di interessi esterni.
Guardare avanti: un impegno collettivo per il riscatto di Tropea
Tropea deve ora voltare pagina e ricostruire la propria identità su basi solide e pulite. Il fallimento dell’amministrazione Macrì è un dato di fatto, ma il futuro non può essere lasciato al caso o alla rassegnazione.
Il riscatto della città deve passare attraverso un impegno collettivo, che coinvolga cittadini, istituzioni e imprese sane, per riaffermare la legalità come valore imprescindibile. Solo attraverso una partecipazione attiva e responsabile sarà possibile ridare dignità a una comunità che merita di essere governata con trasparenza e onestà.
Un impegno politico per il futuro
Chi ha a cuore il destino di Tropea ha il dovere di farsi portavoce di un cambiamento concreto, costruito su dialogo, partecipazione e condivisione di valori autentici.
"Il mio impegno politico prosegue con determinazione e senza sosta", afferma l’ex consigliere comunale autore della lettera. "Voglio essere interlocutore dei cittadini perbene e delle realtà economiche sane, perché solo insieme possiamo costruire un futuro migliore per tutti".