Boldrini, Maysoon Majidi in carcere è paradosso insopportabile
'Fiducia nella magistratura giudicante, spero faccia chiarezza'
Dal punto di vista fisico, l'hai trovata molto magra, quasi deperita, il che suggerisce un certo affaticamento o debolezza. Tuttavia, nonostante questo aspetto, è molto determinata a sostenere e difendere le sue posizioni. La sua forza interiore sembra prevalere sulla fragilità fisica, mostrando una grande resilienza e volontà di portare avanti le sue idee o obiettivi.
Laura Boldrini, deputata del PD e presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo, ha espresso preoccupazione per la situazione di Maysoon Majidi, l'attivista curda iraniana arrestata con l'accusa di essere una scafista. Durante un incontro in carcere a Reggio Calabria, Boldrini ha affermato che le accuse contro Maysoon sono assolutamente false e ha sottolineato un "grande equivoco" legato alle traduzioni errate. Ha messo in evidenza l'ironia della situazione, dove i presunti accusatori possono comunicare facilmente, mentre il Tribunale fatica a ottenere le loro testimonianze.
Le parole della Boldrini
Boldrini ha anche manifestato fiducia nella magistratura, esprimendo la speranza che venga fatta chiarezza sulla vicenda, sottolineando che l'impianto accusatorio non riflette la realtà dei fatti. Ha evidenziato la pressione politica sulla magistratura, affermando che questa situazione potrebbe influenzare negativamente il processo, contravvenendo al principio di separazione dei poteri fondamentale per lo stato di diritto.
Un “cortocircuito insopportabile”
Ha richiamato l'attenzione sul contrasto tra il movimento "donna, vita, libertà" in Iran e la realtà di donne come Maysoon che, dopo aver rischiato la vita per cercare salvezza, si trovano invece in carcere. Boldrini ha descritto questa contraddizione come un "cortocircuito insopportabile" e ha chiesto che la magistratura agisca con responsabilità per evitare che Maysoon affronti anni di detenzione ingiusta.