Crotone, Voce ritira le dimissioni. Baldino (M5S): «È a rischio l’agibilità democratica, Piantedosi riferisca in Aula»
Intervenendo alla Camera, Baldino ha criticato duramente il comportamento del primo cittadino e la gestione istituzionale della vicenda: «Secondo il sindaco Voce, probabilmente le parole bastano
Il caso politico esploso a Crotone raggiunge Montecitorio. Il sindaco Vincenzo Voce, dopo l’aggressione al consigliere comunale Antonio Ioppoli avvenuta nei giorni scorsi, aveva annunciato le proprie dimissioni salvo poi ripresentarsi in Comune “come se nulla fosse”, secondo le parole della deputata M5S Vittoria Baldino. Una decisione che ha riacceso tensioni e polemiche, alimentate anche dal silenzio della Prefettura alle richieste di chiarimento dell’opposizione.
Baldino: «Confronto degenerato in violenza, fatto gravissimo»
Intervenendo alla Camera, Baldino ha criticato duramente il comportamento del primo cittadino e la gestione istituzionale della vicenda: «Secondo il sindaco Voce, probabilmente le parole bastano. Probabilmente non serve più dare il buon esempio e quello che è accaduto può passare in cavalleria», ha affermato.
La deputata ha posto una domanda diretta al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, chiedendo un’informativa urgente: «Esiste ancora un’agibilità democratica all’interno del Comune di Crotone? Perché un luogo dove il confronto politico degenera in violenza non è un posto sicuro, libero e aperto al dialogo, né per gli eletti né per i cittadini».
Un segnale preoccupante per le istituzioni
Baldino amplia l’orizzonte del discorso e sottolinea come quanto accaduto non possa essere derubricato a un episodio isolato: «Questa non è una vicenda locale. È una ferita aperta all’istituzione comunale, che dovrebbe essere la casa dei cittadini e il luogo della politica migliore, non peggiore».
Secondo la parlamentare, il comportamento del sindaco Voce rappresenta un segnale di un clima in deterioramento: «Assistiamo a un sindaco che perde il controllo, che confonde il ruolo istituzionale con uno scontro da bar e pretende di governare senza contraddittorio. E quando il contraddittorio c’è, si degenera in violenza».
Un quadro che, secondo Baldino, richiede un intervento immediato delle istituzioni nazionali: «Governo e Parlamento non possono restare in silenzio: è in discussione la tenuta democratica».
Le richieste al ministro dell’Interno
Nella sua richiesta di informativa, Baldino chiede che Piantedosi chiarisca:
– quali accertamenti siano stati avviati;
– se e in che modo sia intervenuto il prefetto;
– se esistano le condizioni per garantire il corretto funzionamento dell’ente;
– se vi siano i presupposti per eventuali atti consequenziali.
La deputata conclude denunciando un clima «in cui il potere viene inteso come arroganza, abuso e sopraffazione», ricordando come quello di Crotone non sia il primo episodio di violenza ai danni di consiglieri comunali da parte di un sindaco.