Calabria, infrastrutture sospese tra sprechi e ritardi: l’infinita lista delle opere incompiute
Autostrade, impianti culturali e infrastrutture sanitarie ancora bloccate: decine di cantieri fermati tra fondi in parte spesi e progetti mai terminati

La Calabria è gravata da numerose opere pubbliche ferme da anni, tra cui strade strategiche, teatri e strutture sanitarie. Una ricognizione regionale ha confermato la presenza di decine di cantieri mai completati, alcuni attivi da più di vent’anni, rappresentativi di inefficienza e burocrazia paralizzante.
La Trasversale delle Serre, simbolo di un’eterna incompiuta
L’opera forse più rappresentativa di questo stallo è la Trasversale delle Serre, progettata per collegare la costa jonica alla tirrenica. Avviata negli anni Sessanta, oggi è composta da tratti isolati, senza continuità, pur avendo ricevuto oltre 520 milioni di euro tra fondi nazionali e Ue. Restano da realizzare importanti lotti, e i ritardi continuano nonostante il finanziamento disponibile.
Scuole, ospedali, pontili: infrastrutture bloccate ovunque
Oltre alla grande viabilità, restano incompiuti palazzi di giustizia, edifici scolastici, scuole e ospedali. Costruzioni neanche finite sono presenti in centri come Siderno, Castrovillari e Vibo Valentia. Anche strutture di valenza culturale, come teatri e impianti ricreativi, sono bloccati tra degrado e abbandono, con percentuali di completamento ben sotto al 80%.
Il Sud resta il crocevia delle incompiute
Il fenomeno delle opere abbandonate riguarda soprattutto il Sud: circa il 70 % delle infrastrutture pubbliche italiane fermate si trova nell’Italia meridionale, con la Calabria tra le regioni con il più alto numero di opere irrisolte negli ultimi anni, mentre altrove il trend mostra miglioramenti.
Cause e conseguenze di un fallimento incessante
Le cause principali sono molteplici: progettazioni incomplete o errate, fondi insufficienti o mal gestiti, lentezze burocratiche, contenziosi legali e cambiamenti politici continui. Il risultato è un patrimonio immobiliare pubblico deteriorato e spesso inutilizzabile, con un impatto negativo sull’economia, l’occupazione e la percezione internazionale della regione.
Cosa serve per sbloccare la situazione
Il completamento di queste opere richiede procedure semplificate, fondi certi, controllo rigoroso dei progetti e stabilità politica. Occorre un impegno coordinato tra Stato, Regione e amministrazioni locali, con strumenti efficaci di monitoraggio e apertura immediata dei cantieri più avanzati. Solo così la Calabria potrà trasformare le “scheletriche infrastrutture” in leve di sviluppo reale.