La ceramica di Seminara: tra tradizione, arte e mistero
Volti apotropaici, santi e simboli arcaici raccontano l’identità calabrese di un borgo dove l’antica arte della ceramica continua a vivere, tramandata di generazione in generazione

Nel cuore della Calabria, incastonato tra i paesaggi aspri dell’Aspromonte e il mar Tirreno, sorge Seminara, piccolo centro in provincia di Reggio Calabria, noto in tutto il mondo per la sua tradizione ceramica unica. Le sue origini affondano nei secoli, risalendo almeno al Medioevo, quando gli artigiani locali iniziarono a modellare l’argilla in forme affascinanti e talvolta inquietanti. I famosi “volti apotropaici”, maschere grottesche utilizzate per allontanare il malocchio, sono diventati il simbolo più riconoscibile di una produzione che unisce folklore, religiosità e talento artistico.
Tra sacro e profano: il linguaggio simbolico
La ceramica di Seminara non è mai stata solo decorazione. Ogni oggetto, ogni maschera, ogni brocca racconta una storia o custodisce un significato. I volti deformati e le espressioni esagerate delle maschere, ad esempio, derivano da un’antica credenza secondo cui il brutto e il terrificante potessero proteggere dalle forze del male. Ma accanto alla funzione apotropaica, queste opere testimoniano anche l’identità religiosa del territorio: molte rappresentano santi, madonne e scene della tradizione cristiana. Un connubio tra sacro e profano che rende questa arte profondamente radicata nella cultura popolare calabrese.
Una tradizione tramandata di generazione in generazione
Nonostante i cambiamenti del tempo, a Seminara la ceramica resta un mestiere vivo. Le botteghe artigiane del borgo continuano a essere presidio di memoria e creatività. I maestri ceramisti lavorano con tecniche antiche, tramandate oralmente, e modellano ogni pezzo interamente a mano. L’argilla locale, particolarmente malleabile, viene cotta in forni tradizionali e poi dipinta con smalti vivaci e linee decise. In un’epoca dominata dalla produzione industriale, il valore di questi manufatti sta proprio nella loro autenticità: nessun oggetto è uguale a un altro, ognuno è irripetibile.
Valorizzazione e rilancio culturale
Negli ultimi anni, la ceramica di Seminara è al centro di un rinnovato interesse culturale e turistico. Mostre, eventi e collaborazioni con designer contemporanei hanno contribuito a rilanciare il nome del borgo anche oltre i confini nazionali. Iniziative regionali e nazionali puntano alla valorizzazione del patrimonio artigianale calabrese, inserendo la ceramica di Seminara tra i beni culturali immateriali da tutelare. E mentre cresce la domanda di oggetti artistici autentici, Seminara si propone come laboratorio di identità, dove l’arte diventa strumento di sviluppo locale, memoria collettiva e futuro sostenibile.