Occhiuto traccia il bilancio del 2025 alla Cittadella regionale
Sanità, infrastrutture e investimenti al centro della conferenza di fine anno, il presidente annuncia “il 2026 come anno della svolta per la Calabria”
Alla Cittadella regionale il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha incontrato la stampa per tracciare il bilancio del 2025. Una conferenza ampia, dal forte valore politico e amministrativo, nella quale il governatore ha rivendicato un anno di lavoro intenso e segnato, nelle intenzioni della Giunta, da un progressivo recupero di credibilità istituzionale. Sanità, infrastrutture, trasporti, sicurezza e investimenti sono stati al centro di una riflessione che ha avuto il tono del consuntivo ma anche quello di un messaggio programmatico, proiettato verso il 2026.
Sanità e mobilità, le sfide decisive
Il nodo centrale resta la sanità. Occhiuto ha ribadito che l’uscita dal commissariamento è sempre più vicina, collegando questo obiettivo anche alla visita di settembre del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, definita un passaggio di verifica importante. Il presidente ha parlato di un sistema che, pur con criticità ancora evidenti, sta lasciando alle spalle la logica dell’emergenza. Sul fronte dei trasporti, spazio anche alla mobilità urbana e al Capodanno di Catanzaro, con la scelta di rendere operativa la metropolitana la notte del 31 dicembre per ridurre traffico e aumentare la sicurezza, in un’ottica pragmatica di utilizzo delle infrastrutture esistenti.
Investimenti, leadership e lo sguardo al 2026
Nel corso dell’incontro non è mancato un passaggio sulla leadership politica e sul ruolo del partito, con Occhiuto che ha parlato di uno “scossone” positivo per rafforzare il dibattito interno e la capacità di visione. Ampio spazio è stato dedicato agli investimenti, dai trasporti alla sicurezza, fino alla valorizzazione dei borghi, indicati come leva strategica contro lo spopolamento. Il riferimento alle grandi opere, incluso il Ponte sullo Stretto, si inserisce in una visione che mira a superare l’isolamento storico della regione. Il 2025 viene così archiviato come un anno di semina, mentre il 2026, nelle parole del presidente, dovrà essere quello della svolta e dei risultati concreti per la Calabria.