Accusa di spaccio, trentenne di Rossano assolto dal Tribunale di Castrovillari

Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Castrovillari ha pronunciato sentenza di assoluzione nei confronti di un trentenne residente a Rossano, imputato per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Il provvedimento è arrivato al termine del giudizio abbreviato ed ha accolto integralmente la linea difensiva sostenuta dall’avvocato Francesco Nicoletti, escludendo ogni responsabilità penale a carico dell’imputato.

L’arresto e le attività di polizia giudiziaria

I fatti risalgono al 15 aprile scorso, quando l’uomo era stato fermato dai Carabinieri del Reparto Territoriale durante un servizio di controllo nel centro storico della città. I militari lo avevano notato mentre usciva da un’abitazione già attenzionata nell’ambito di indagini in corso. L’atteggiamento ritenuto sospetto e l’assenza di spiegazioni convincenti avevano indotto gli operanti a procedere a una perquisizione personale d’iniziativa, ritenuta urgente, nel corso della quale erano stati trovati involucri contenenti sostanza stupefacente e materiale per il confezionamento. Le successive verifiche domiciliari avevano portato al rinvenimento di strumenti di precisione e altri oggetti ritenuti compatibili con un’attività di spaccio.

L’iter processuale e la decisione del giudice

Dopo il sequestro del materiale e l’esito positivo dei test sulla sostanza rinvenuta, l’uomo era stato arrestato e sottoposto a misura cautelare. La Procura aveva disposto il giudizio immediato, mentre la difesa aveva optato per il rito abbreviato, depositando atti e documentazione a supporto della propria tesi. Nonostante la richiesta di condanna avanzata dal pubblico ministero, il gip, al termine della camera di consiglio, ha pronunciato l’assoluzione dell’imputato, ordinando contestualmente la revoca immediata della misura cautelare in atto.