È scomparso nel nulla il 20enne Lorenzo Panerini, originario di Rho (Milano), arrivato in Calabria per trascorrere qualche giorno a Fuscaldo con la nonna e lo zio. L’ultima immagine certa risale alle 12:08 del 28 ottobre 2024, ripresa da una telecamera di sorveglianza: Lorenzo cammina da solo nei pressi dell’abitazione dei familiari. Da quel momento, di lui non si hanno più notizie.

Le ore precedenti alla scomparsa

La sera del 27 ottobre, Lorenzo era stato notato sui binari tra Fuscaldo e Paola. Un macchinista lo aveva segnalato e la Polfer lo aveva affidato allo zio, notando in lui uno stato di agitazione e il desiderio di allontanarsi. Quella notte il giovane disse di voler dormire fuori e, alle prime luci dell’alba, tornò a casa per poi uscire nuovamente verso mezzogiorno, senza telefono né documenti.

Poco dopo, una donna riferì di aver visto un ragazzo nudo per strada, con in mano un oggetto simile a un laccio. I familiari riconobbero in quell’oggetto una cintura autocostruita, un vero e proprio cilicio con una ventina di chiodi all’interno, appartenente a Lorenzo.

Gli oggetti sulla spiaggia e le ricerche

Sulla spiaggia di Fuscaldo, nella zona conosciuta come spiaggia Picardi, furono ritrovate le sue scarpe da ginnastica, un calzino grigio e quella cintura con i chiodi. Gli oggetti furono consegnati ai Carabinieri, ma le ricerche, condotte anche con sommozzatori, droni ed elicotteri, non hanno mai portato a un risultato.

Un grido d’aiuto mai raccolto

I familiari raccontano che Lorenzo attraversava una fase di fragilità psicologica legata a un disturbo bipolare. Da allora, hanno lanciato numerosi appelli, chiedendogli soltanto di farsi sentire: “Puoi restare qui con noi, basta che torni vivo”.
Un anno dopo quella mattina d’ottobre, il mistero sulla sorte di Lorenzo Panerini resta irrisolto, sospeso tra speranza e silenzio.