Avrebbero incendiato a scopo intimidatorio delle auto per costringere i proprietari a pagare una cospicua somma di denaro connessa alla realizzazione di un impianto fotovoltaico.

Due persone sono state arrestate con l'accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso dai carabinieri del Reparto territoriale di Corigliano Rossano in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Catanzaro su richiesta della DDA del capoluogo. Le indagini degli investigatori dell'Arma ha consentito di delineare una sequenza di atti intimidatori mirati a ottenere il pagamento del pizzo, che sarebbero stati posti in essere dagli indagati nei mesi di aprile, ottobre e dicembre del 2023.  

In particolare è emerso che la somma di danaro pretesa è stata riscossa solo in parte, prima che l'attività criminale venisse interrotta.

Gli elementi indiziari acquisti hanno consentito di ricostruire la vicenda, nel senso che la condizione di esposizione e di rischio, determinata dalle condotte intimidatorie, ha indotto le vittime dell'estorsione a corrispondere le somme pretese mediante un emissario.

Agli inizi del 2024 una parte della somma pagate è stata sequestrata.