Il profondo dolore per la perdita di un fratello che si trasforma e si descrive attraverso le parole. È disponibile da oggi su Amazon il libro scritto da Giovanni Occhiuto in memoria di Francesco “Chicco” Occhiuto, un progetto che unisce il ricordo del giovane Chicco al sostegno ed all'aiuto destinato a chi attraversa il turbine paralizzante della depressione. Un tema che viene delicatamente accarezzato e accolto, sfiorando la realtà nuda della fragilità psicologica e l'importanza della cura della salute mentale. Dando voce alla storia del fratello, il racconto attraversa gli angoli più intimi di chi vive accanto al dolore, abbracciando non solo chi convive con la depressione ma - anche - chi tende la mano a colui che soffre. Il titolo “Voglio solo sentirmi meglio” racchiude a pieno il senso più puro di quanto la salute mentale sia una vera e propria battaglia, l'avvenire inaspettato di un mostro tanto enorme quanto invisibile che distrugge e annienta nel silenzio di chi ne soffre. 

Il libro

Il volume, reperibile al link https://amzn.eu/d/iBUocSa, unisce testimonianze personali, riflessioni e consigli pratici rivolti sia a chi vive un disagio interiore sia a chi cerca di sostenere una persona amata. Al suo interno, anche un invito collettivo a costruire una società più consapevole e capace di ascoltare chi affronta battaglie silenziose.

Tutti i proventi del libro saranno destinati alla Fondazione “Le Idee di Chicco” (www.leideedichicco.it), nata per proseguire l’impegno e la sensibilità di Francesco nel supportare chi vive situazioni di sofferenza psicologica. Le risorse raccolte finanzieranno progetti concreti di prevenzione e sostegno, in favore di persone e comunità.

I ringraziamenti

Giovanni Occhiuto, autore e fratello di Chicco, ha voluto ringraziare la famiglia – i genitori Mario e Paola, la sorella Maria Clara e la moglie Laura Benevento – per la forza condivisa nel dolore, oltre a Don Giacomo, Simone Tropea, Federico Mazza, Francesco Kostner e Walter Pellegrini per il contributo umano e professionale che ha arricchito l’opera.

Una testimonianza, un memoriale ma, soprattutto, un atto d'amore per un fratello. Dove il dolore si trasforma, non si chiude ma diventa parole, diventa creazione, diventa sostegno, affinché una vicenda tanto drammatica possa riscrivere un finale diverso, che possa prendere per mano chi soffre e indirizzarlo verso un destino in cui la speranza è tangibile. Perché esiste luce anche in fondo al più scuro dei tunnel. 

Che il desiderio di Chicco di aiutare gli altri possa continuare attraverso le pagine e le iniziative della Fondazione che porta il suo nome.