incidente
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Sono trenta le vittime registrate sulle strade italiane nel fine settimana dal 14 al 16 novembre, una in più rispetto ai sette giorni precedenti. Un bilancio drammatico che, come sottolinea l’Asaps – Associazione sostenitori e amici della Polizia stradale – arriva proprio in coincidenza con la Giornata internazionale in ricordo delle vittime della strada. Nel conteggio rientrano 11 automobilisti, 10 motociclisti, 5 pedoni, tre ciclisti e un conducente di camion. Le vittime avevano età molto diverse: dal più giovane, appena sedicenne, al più anziano, un uomo di 93 anni. Nove delle persone morte avevano meno di 35 anni. Nel report sono compresi anche tre decessi relativi a feriti gravi nei weekend precedenti.

Le dinamiche degli incidenti e la distribuzione territoriale

Secondo l’analisi dell’Asaps, in nove casi la causa è stata la fuoriuscita autonoma del veicolo, senza il coinvolgimento di terzi. Diciannove vittime sono state registrate lungo strade statali e provinciali, confermando ancora una volta la pericolosità delle arterie extraurbane. Campania (6 vittime), Sicilia e Puglia (5 ciascuna) risultano le regioni più colpite, mentre le altre aree del Paese presentano numeri più contenuti ma comunque significativi.

Il dato calabrese e l’allarme sulla sicurezza stradale

Nel bilancio nazionale figura anche una vittima in Calabria, un dato che mantiene alta l’attenzione sulla sicurezza stradale nella regione. Nonostante un numero inferiore rispetto ad altre aree del Sud, il caso calabrese si inserisce in un quadro più ampio che richiede interventi strutturali, prevenzione, controlli mirati e una maggiore cultura della guida responsabile. Il report dell’Asaps rappresenta un richiamo alla prudenza e alla necessità di ridurre un fenomeno che continua a provocare lutti in tutto il Paese.